Lvmh, bilancio 2024: ricavi in calo a 84,7 miliardi di euro

Si registra anche un calo molto più significativo per l'utile netto: un -17% pari a 12,55 miliardi di euro in meno

Lvmh, bilanci 2024: profitti scesi a 84,683 miliardi di euro© Shutterstock

Lvmh ha presentato il bilancio 2024. Si tratta di un dato importante, visto che rappresenta il leader mondiale nei beni di lusso, con ricavi quattro volte superiori rispetto a Kering, storico rivale.

I ricavi dell’anno scorso sono diminuiti rispetto al 2023. Si è passati dagli 86,153 miliardi di euro di due anni fa agli 84,683 miliardi del 2024, registrando un -2% nominale. Tuttavia è emerso un +1% di crescita organica, escludendo operazioni straordinarie oppure eventi imprevisti.

È emerso anche un calo molto più significativo per l’utile netto pari a un -17%, tradotto in 12,55 miliardi di euro. Chiusura del 2024 positiva, invece, per quanto riguarda i numeri del cash flow (+29% a 10,5 miliardi) e del debito netto (-14% a 9,2 miliardi). È rimasto invariato rispetto al 2023 il dividendo per azione, pari a 13 euro, che sarà distribuito in primavera.

Settori e mercati in difficoltà e previsioni future

I ricavi sono scesi dell’11% e gli utili del 36, soprattutto per i cali in Cina e con il rischio di altri dazi ma non è previsto il disinvestimento di cui si è vociferato nei giorni scorsi. Il comparto Selective Retailing ha registrato un +2%, grazie a Sephora che però non è stata capace di compensare le difficoltà del business duty free di Dfs, di cui Bernard Arnault ha confermato le perdite in Francia e in Italia (con la chiusura del Fondaco dei Tedeschi di Venezia). 

La divisione Fashion & Leather Goods, trainata da Vuitton e Dior, ha chiuso il 2024 con ricavi a -3% (-1% di organico) a 41 miliardi di euro. Lo stesso calo percentuale è stato registrato da Watches&Jewelry, con Bulgari e Tiffany che fanno da fiori all’occhiello, con un -2% di organico a 10,6 miliardi.

Tuttavia i dati di gennaio 2025 sono positivi. “I ricavi Dior e Tiffany sono raddoppiati”, ha detto Bernard Arnault che ha parlato anche del trend per Louis Vuitton a New York, con vendite “salite a livelli record”. Ed è proprio sugli Usa che Lvhm punterà nel 2025.

Per il Ceo di Lvmh, sui bilanci 2024, ha inciso in maniera significativa la Cina, un mercato che per riprendersi avrà bisogno di tempo. Lo stesso ci si aspetta in Francia “dove le imprese, in primis manifatturiere, sono sempre più tassate, fino al 40%”, ha spiegato Arnault.

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