Chi diversifica vince. È questa la chiave di lettura che emerge dal Best Global Brands 2023, ultima edizione dello studio di Interbrand sui principali marchi globali al mondo. Rispetto allo scorso anno, quando il valore della Top 100 era cresciuto del 16% a 3,1 trilioni di dollari, nel 2023 stiamo assistendo a una ‘stagnazione’: la crescita è stata solo del 5,7% per un valore complessivo di 3,3 trilioni.
Diversificare, la chiave per crescere
Per Interbrand questo rallentamento è dovuto principalmente all’assenza di strategie orientate alla crescita, a una brand leadership meno incisiva e a previsioni di mercato più incerte. Questo scenario, si precisa nello studio, è in linea con una tendenza di lungo termine secondo cui la crescita del valore dei brand che operano in un singolo settore procede a un ritmo più lento rispetto a quelli che invece sono in grado di muoversi lungo diverse categorie. “Le imprese che hanno assistito a un incremento del valore del loro brand, tra le quali Airbnb (46°), Lego (59°) e Nike (9°), hanno tutte valicato il confine consolidato dei loro settori e svolto un ruolo più incisivo nella società e nelle vite dei consumatori”, ha sottolineato Gonzalo Brujó, Global Ceo di Interbrand. “Continuando a fronteggiare difficoltà economiche e ambientali, emerge la necessità di stimolare gli investimenti futuri e sostenere la crescita sia nei settori tradizionali sia in altri ambiti. Solo le aziende che sfruttano il potenziale del loro brand per raggiungere nuove nicchie di consumatori raccoglieranno, nel lungo termine, i frutti di una crescita più sostenuta”.
I Best Global Brands 2023
La top ten conferma sul podio Apple (502,680 miliardi di dollari, +4%), seguita da Microsoft (316,659 miliardi, +14%) e Amazon (276,929 miliardi, +1%). Google resta in quarta posizione con un valore del brand di 260,260 miliardi e una crescita del 3%. Seguono Samsung con un incremento del 4% che porta il valore del brand a 91,407 miliardi di dollari, Toyota (64,504 miliardi, +8%), Mercedes-Benz che con un aumento del 9% sale a 61,414 miliardi e supera Coca-Cola (8°, 58,046 miliardi, +1%).
Nike sale di una posizione grazie a un +7% e un valore del brand di 53,773 miliardi. Chiude la top ten Bmw che scala tre posizioni arrivando al decimo posto con un valore del brand di 51,157 miliardi e una crescita del 10%.
Il segreto della leadership di Apple
“Un brand come Apple non è più ascrivibile a un solo settore”, ha affermato Manfredi Ricca, Global Chief Strategy Officer di Interbrand. “Compete in arene molto diverse fra loro: per esempio permette ai suoi consumatori di tenersi in contatto, di prendersi cura del proprio benessere con l’ultimo Apple Watch, che si posiziona come dispositivo per il monitoraggio della salute, e di gestire le proprie finanze grazie al suo nuovo conto deposito, che ha registrato versamenti per quasi 1 miliardo di dollari nei primi quattro giorni dal lancio. La scelta strategica di competere in arene differenziate ha consentito ad Apple di occupare saldamente il vertice della Best Global Brands per 11 anni consecutivi, dopo aver sorpassato Coca-Cola nel 2013.”
Chi cresce di più nella Best Global Brands 2023
Il brand che è salito di più quest’anno è Airbnb, con un valore del brand di 16,344 miliardi di dollari e un incremento del 22%. Il brand ha inoltre compiuto un notevole balzo in avanti passando dalla 54° alla 46° posizione, pur essendo entrato in classifica solo l’anno scorso. Questa importante crescita del valore è dovuta anche al forte investimento nel brand e alle solide prospettive finanziarie (fatturato in aumento del 40% nel 2022 rispetto al 2021 e previsione di un ulteriore incremento del 13% nel 2023).
I marchi italiani
Gucci, Ferrari e Prada continuano a rappresentare l’Italia. Gucci resta il primo brand di matrice italiana in classifica, posizionandosi in 34° posizione con un valore di 19,969 miliardi, lievemente in calo (-2%) rispetto allo scorso anno.
Ferrari continua il suo trend positivo con un incremento del valore del 16% salendo a 10,830 miliardi e in 70° posizione. Prada registra per il terzo anno consecutivo una percentuale di crescita a due cifre: con un +12% porta il valore del proprio brand a 7,321 miliardi e conquista l’86esima posizione (tre in più rispetto all’anno scorso).
“Questi brand hanno dimostrato grande resilienza nell’attuale contesto economico e hanno dato prova di saper costruire e consolidare forti relazioni con le proprie audience di riferimento”, ha commentato Lidi Grimaldi, Ceo della sede italiana di Interbrand. “Ciò ha reso possibile l’ingresso in diverse arene competitive”.
Che crescita per automotive e lusso
Nel 2023 il valore dei brand automotive è aumentato del 9% grazie soprattutto alle performance di Bmw (10°), Hyundai (32°), Porsche (47°) e la già citata Ferrari (70°) che registrano un tasso di crescita a doppia cifra – rispettivamente del 10%, 18%, 20% e 16% – assestandosi fra i brand con le migliori performance anno su anno. Tesla mantiene la 12° posizione, ma con un incremento più lento rispetto agli altri brand del settore (+4%).
Anche quest’anno il lusso si conferma un settore altamente performante con una crescita del 6,5% grazie alla resilienza dei brand e alla loro capacità di trascendere le categorie per dare vita a esperienze di lusso, come per esempio ristoranti, hotel e pop-up store. Prada (7,321 miliardi, 86°), Hermès (30,190 miliardi, 23°) e Dior (9,665 miliardi, 76*) sono tra i brand con il più elevato tasso di crescita nel lusso, con un incremento nel valore del brand rispettivamente del 12%, 10% e dell’8%.
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