Google fa dietrofront sui cookie di terze parti: non verranno eliminati da Chrome

Si punta tutto su un approccio aggiornato che dovrebbe tutelare la privacy ma anche difendere gli interessi degli inserzionisti

Dopo anni di battaglie con l'industria pubblicitaria, Google ha deciso di non eliminare più i cookie di terze parti© Shutterstock

È ufficiale, le cose rimarranno così: dopo numerosi slittamenti (l’ultimo dei quali all’inizio della scorsa primavera), Google ha annunciato un dietrofront rispetto all’eliminazione dei cookie di terze parti, procedura che sulla carta avrebbe interessato Google Chrome, il più utilizzato al mondo.

La scelta di eliminare i cookie in questione era dettata dalla crescente importanza della privacy per gli utenti internet, ma Anthony Chavez, vicepresidente di Privacy Sandbox, è stato chiarissimo: con un post pubblicato sul blog della società ha detto che Google proporrà «un approccio aggiornato che eleva la scelta dell’utente. Invece di eliminare i cookie di terze parti, introdurremmo una nuova esperienza in Chrome che consente alle persone di fare una scelta informata».

Secondo Chavez, il nuovo approccio sarà del tutto calibrato alla tipologia di navigazione di ogni singolo utente e sarà modificabile in qualsiasi momento. Non c’è però ancora nulla di definitivo, perché la nuova procedura deve essere prima discussa con gli enti regolatori.

Fatto sta che i cookie di terze parti saranno ancora presenti a dispetto di quanto promesso (e a differenza di ciò che altri browser hanno fatto già da diverso tempo), tracciando abitudini, gusti e percorsi di navigazione degli utenti, ma non un colpo di scena eccessivamente sorprendente: eliminarli del tutto per Google è una scelta difficile, dato che la società primeggia all’interno del mercato pubblicitario digitale globale.

C’è da dire che sono stati fatti dei tentativi: in effetti, a gennaio, il colosso di Mountain View aveva eliminato i cookie da terze parti su circa l’1% degli utenti totali negli USA. Se però da una parte l’uso di questa tipologia di cookie resta borderline dal punto di vista della privacy, dall’altra è chiaro il vantaggio per le aziende.

L’industria pubblicitaria (e in generale chi ha un business online) continuerà a raggiungere gli utenti con messaggi e comunicazioni personalizzate e perfettamente in target, cosa che diventerebbe molto più difficile e costosa senza i cookie.

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