Omnicom acquisisce Interpublic: fusione da 13,25 miliardi di dollari

Omnicom e Interpublic Group (Ipg) uniscono le forze dando vita a un nuovo colosso del marketing e della comunicazione internazionale. L’acquisizione, del valore di 13,25 miliardi di dollari, è stata approvata all’unanimità dai consigli di amministrazione delle due società e avverrà tramite uno scambio azionario.

L’operazione, prevista per la seconda metà del 2025 dopo le approvazioni di rito da parte delle autorità e degli azionisti, porterà alla creazione del più grande colosso del settore, superando – almeno nei numeri – realtà come Wpp e Publicis. La nuova realtà avrà un valore combinato di oltre 30 miliardi di dollari e un fatturato stimato di 25,6 miliardi, generati per il 57% negli Stati Uniti e per il 43% a livello internazionale.

La nuova governance di Omnicom – Interpublic Group

John Wren, attuale Ceo di Omnicom, manterrà il ruolo di Chairman & Ceo della nuova entità, con Phil Angelastro come Cfo. Philippe Krakowsky, oggi Ceo di Interpublic, sarà nominato Co-Chairman e Coo insieme a Daryl Simm di Omnicom. Krakowsky guiderà anche il comitato di integrazione post-fusione. Inoltre, tre membri del consiglio di amministrazione di Interpublic entreranno nel Cda di Omnicom. L’operazione, si precisa in una nota, genererà sinergie sui costi annuali pari a 750 milioni di dollari grazie alla combinazione delle piattaforme tecnologiche e dei dati delle due società, rafforzando la capacità di rispondere alle esigenze dei clienti in un panorama di marketing in rapida evoluzione.

Le motivazioni dietro la fusione

La decisione arriva in un momento cruciale per il settore, con l’avanzata delle tecnologie digitali e dell’intelligenza artificiale generativa che stanno rivoluzionando il mercato pubblicitario. Le grandi holding, per mantenere la competitività, stanno riorganizzando i modelli di business, investendo nella tecnologia e consolidando le loro attività. Omnicom, forte di una crescita solida nel 2023, mira a integrare le competenze di Interpublic, che negli ultimi anni ha affrontato sfide finanziarie e un piano di dismissioni strategiche per concentrarsi sul settore tecnologico.