Festival di Sanremo: Rai multata per le scarpe di John Travolta

L'Agcom ha sanzionato Viale Mazzini per pubblicità occulta, fatto di "estrema gravità" per l'Autorità, che ha inflitto una multa di oltre 206 mila euro. Richiamo sul sistema del Televoto: va rivisto

Festival di Sanremo: Rai multata per le scarpe di John TravoltaAmadeus con John Travolta sul palco del Festival di Sanremo 2024© Agi/Rai

Una multa e un pesante colpo al sistema di televoto. Sono gli strascichi della 74° edizione del Festival di Sanremo, l’edizione dei record e ultima con la conduzione di Amadeus. Sono arrivate, infatti, le decisioni di Agcom nei confronti della Rai, che si traducono in una multa per il caso U-Power/John Travolta (l’attore americano aveva indossato le scarpe di cui è testimonial nella sua esibizione) e in una richiesta di revisione del televoto (milioni di sms non sono stati contabilizzati). Vediamo nel dettaglio:

Scarpe di John Travolta a Sanremo? Pubblicità occulta

La Commissione per i servizi e i prodotti di Agcom ha approvato una sanzione di 206.580 euro, «pari venti volte il minimo edittale», nei confronti della Rai per «la violazione delle disposizioni relative alla corretta segnalazione dei messaggi pubblicitari durante la 74ª edizione del Festival della canzone italiana di Sanremo». Il caso riguarda, appunto, le scarpe indossate da John Travolta nella sua esibizione, ovvero il marchio U-Power, di cui l’attore americano è testimonial: la violazione accertata è di pubblicità occulta. «L’Autorità ha ritenuto di estrema gravità l’episodio, in quanto l’esposizione del prodotto è avvenuta nel corso del principale programma televisivo della Rai in termini di audience e durante l’esibizione di un ospite di chiara fama internazionale, con notevoli effetti pregiudizievoli a danno dei telespettatori». A determinare la sanzione, dice Agcom, è stata anche la «reiterazione della condotta da parte della Rai, già sanzionata per episodi di pubblicità occulta nel corso della passata edizione del Festival di Sanremo». Il riferimento, in questo caso, è al caso Instagram/Ferragni.

Il televoto del Festival di Sanremo va rivisto

Agcom ha inoltre comunicato gli esiti delle verifiche effettuate dagli uffici «sul rispetto delle condizioni di trasparenza ed efficacia del televoto» di Sanremo 2024. Diverse sono state infatti le segnalazioni in merito all’andamento del televoto nel corso della finale. In quella serata, riporta Agcom, sono stati fatturati circa 1,8 milioni di voti con relativo riscontro all’utente mediante sms, altri circa 0,9 milioni hanno ricevuto un sms di informativa di mancato addebito, mentre0,3 milioni voti non validi, pur essendo stati elaborati, non sono stati riscontrati. Dunque, a fronte di circa 3 milioni di sms contabilizzati, quelli effettivamente pervenuti alla piattaforma è stato di circa 9,5 milioni.

«Il valore in eccesso non contabilizzato è stato causato da una saturazione della capacità di elaborazione della piattaforma di televoto. Tim ha comunicato all’Autorità di aver avuto contezza del predetto numero effettivo di sms pervenuti nell’ultima serata, non durante il Festival, ma solo a seguito di una analisi successiva, conseguente alla richiesta di informazioni dell’Autorità». A fronte di un’analisi richiesta dall’Autorità, gli sms non contabilizzati è emerso che 4,3 milioni di voti avevano superato il limite dei cinque voti validi, «con la conseguenza che i voti potenzialmente validi e non elaborati erano pari a circa 2,2 milioni. L’Autorità ha verificato che, pur a fronte dei risultati emersi, la piattaforma ha operato in linea con i Service Level Agreement richiesti dalla Rai in sede di aggiudicazione del servizio di Televoto, che prevedevano un limite massimo di elaborazione per ora di sms, individuato in base ai flussi di traffico delle edizioni precedenti». Un limite che ora risulta inadeguato: da qui il richiamo alla Rai per «una revisione del Capitolato tecnico della piattaforma del Televoto, con riferimento alla capacità di elaborazione di più elevati flussi di voti mediante sms, in modo da prevenire futuri analoghi disservizi, comunicando all’Autorità le azioni intraprese».

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