Google supera Sky e Fininvest: è secondo solo a Rai nel Sic

L'AgCom starebbe pensando di introdurre misure correttive per garantire una comunicazione plurale e non monopolizzata dal colosso di Mountain View

Google supera Sky e Fininvest: è seconda nei ricavi delle comunicazioni in Italia© Shutterstock

Google è ai vertici nella classifica dei ricavi del settore comunicazione del nostro Paese: ha superato Telecom, Gedi, Cairo ma anche (e soprattutto) Fininvest e Sky, segnando un record davvero senza precedenti e facendo suonare non pochi campanelli d’allarme all’AgCom.

A restituire un quadro completo della situazione è proprio il Garante della Comunicazione, che ha accertato il valore economico complessivo del Sic. Secondo l’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni, la cifra per l’anno 2022 è stata stimata in 19,36 miliardi di euro, pari all’1% del Pil. Il Sic è l’acronimo di Sistema Integrato delle Comunicazioni, una metrica tecnica che racchiude i ricavi complessivi del settore. Nello specifico, i ricavi italiani sono suddivisi tra 12 società ed è proprio analizzando queste società che è emerso il primato di Google.

Al contrario del 2021, quando il colosso di Mountain View era solo al quarto posto, nel 2022 ha guadagnato il podio e la seconda posizione, superando Sky e Fininvest, mentre in prima posizione resta la Rai. Ma non è tutto, perché ci sono altri dati di rilievo, relativi alla distribuzione delle fonti di ricavi che compongo il valore complessivo del Sic.

In particolare, dall’analisi emerge il primato della pubblicità online (6,3 miliardi nel 2022, pari al 32,6% del Sic), con una crescita che prosegue a ritmi sostenuti (+55% in due anni) e un divario sempre più pronunciato rispetto alle risorse pubblicitarie sui mezzi tradizionali (che rimangono costanti rispetto all’anno precedente, per un valore di 4,98 miliardi, pari al 29,6%).

Alla luce di tutto questo, l’AgCom starebbe considerando l’introduzione di misure correttive. Lo strapotere di Google non consentirebbe il corretto equilibrio fra competitor e, di conseguenza, farebbe da ostacolo al pluralismo e alla libertà d’espressione nel nostro Paese. Sempre secondo il Garante, a rendere più urgenti queste misure è il dato atteso per il 2023: le proiezioni infatti suggeriscono che Google sarà ancora più vicino alla Rai, quasi a un passo dal superarla.

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