Netflix, l’allarme di Pwc: la Tv ha quattro anni per salvarsi

Secondo le previsioni di Pwc, nel 2019 gli Ott limiteranno la crescita dei ricavi adv televisivi. Per salvarsi servono mobilità e big data

Il mercato Entertainment&Media (E&M) mondiale varrà 2.230 miliardi di dollari nel 2019, crescendo al ritmo del 5,1% dai .740 miliardi del 2014. Entro la stessa data, il 38,7% dei ricavi da advertising arriverà dal digitale. Mobile e video advertising saranno i settori che registreranno la crescita maggiore, rispettivamente con un crescitapari al 23,1% e 19,5%. A dirlo è il nuovo rapporto Global Entertainment&Media Outlook 2015–2019 di PricewaterhouseCoopers, che raccoglie le previsioni sull’andamento in 54 Paesi.

I media non digitali continueranno a giocare un ruolo rilevante, contribuendo al fatturato globale del 2019 per oltre l’80%. Sul fronte pubblicitario, i ricavi globali complessivi cresceranno del 4,7% (solo la Grecia registrerà una flessione, con un-0,3%). Il fatturato mondiale della pubblicità digitale crescerà a un del 12,2% rispetto al 1,2% del non-digitale, che comunque rappresenterà oltre il 60% della spesa pubblicitaria globale nel 2019. La pubblicità tv totale crescerà del 4,1% fino a 204,07 miliardi di dollari (+2,8% per la tv terrestre, 5,1% il multichannel e 20% la tv online).

La crescita dei servizi video over-the-top (Ott) limiterà però quella dei ricavi totali da pubblicità televisiva negli Usa a una crescita solo del2,5%. Questo condurrà anche a una flessione degli investimenti pubblicitari sul mezzo tv, la cui quota passerà dal 97,2% del 2014 al 94,3% nel 2019. Sempre negli Usa, il tasso di penetrazione degli abbonamenti alla pay tv “tradizionale” è destinato a calare dal 79,8% del 2012 al 78,1% del 2016. Il settore è destinato a dipendere dai ricavi adv: i ricavi, in crescita al 4,7%, supereranno infatti la spesa al consumo (2,9%).

Tre le azioni suggerite da PwC per affrontare l’evoluzione del comparto: «Innovare in termini di prodotto e esperienza di fruizione», «sviluppare una relazione unica con il consumatore sui diversi canali di distribuzione»; «mettere al centro la mobilità (soprattutto con riferimento ai video)». «Nel settore dei media», ha dichiarato Andrea Samaja, Italian Leader Entertainment&Media di PwC, «il futuro di alcuni operatori potrebbe essere quello di generare nuovo valore attraverso l’integrazione dei dati della propria audience con i Big Data, sviluppando nuove forme di collaborazione trasversali ai mercati».

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