Niente da fare per la fusione tra Skydance e Paramount Global. Secondo quanto anticipato da The Hollywood Repoter, Shari Redstone, che controlla tramite National Amusements la media company, ha rifiutato la proposta di fusione da 8 miliardi di dollari messa sul piatto da Skydance e RedBird Capital.
La trattativa da Skydance e Paramount Global si è dimostrata da subito travagliata, come ha dimostrato l’addio al gruppo di Bob Bakish (che non sarebbe stato d’accordo con la vendita al gruppo di Ellis), mentre aveva destato qualche perplessità l’incontro annuale con gli azionisti all’indomani del raggiunto accordo sul quale – però – Redstone non aveva ancora sciolto le riserve. Anzi, mentre si attendeva il responso di Redstone, sarebbe arrivata un’ulteriore proposta.
Skydance Media avrebbe dovuto acquistare una quota di controllo di National Amusements. Un portavoce di Restone, riporta ancora la testata americana, ha dichiarato che non è stato raggiunto nessun accordo che potesse soddisfare entrambe le parti. Anche lo special committee del Consiglio di amministrazione avrebbe votato contro qualsiasi transazione. Al contrario, il board committee indipendente aveva approvato l’operazione.
David Ellison, Ceo di Skydance, ha così commentato in una mail allo staff – ripresa da The Hollywood Reporter – la fine delle trattative. «Siamo più forti grazie a questo processo», avrebbe scritto. «Stiamo più astuti, conosciamo meglio il nostro business, le nostre potenzialità e il mercato».
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