Pubblicità online: giudice Usa giudica Google colpevole di monopolio

La giudice federale Brinkema ha accertato la violazione antitrust da parte di Alphabet in due dei tre mercati presi in esame. L’azienda farà appello

Pubblicità online: giudice Usa giudica Google colpevole di monopolio© Shutterstock

Google ha mantenuto illegalmente una posizione di monopolio in alcuni segmenti chiave della pubblicità online. A stabilirlo è una sentenza emessa dalla giudice federale statunitense Leonie Brinkema, che ha accertato la violazione delle leggi antitrust da parte di Alphabet Inc., società madre del motore di ricerca. Secondo la Corte, Google avrebbe esercitato pratiche anticoncorrenziali nei mercati delle piattaforme di scambio pubblicitario (ad exchange) e degli strumenti utilizzati dai siti per vendere spazi pubblicitari (ad server).

Il colosso californiano, tuttavia, non è stato ritenuto monopolista nel terzo mercato preso in esame, quello dei software usati dagli inserzionisti per acquistare annunci display. Nella sentenza, composta da 115 pagine, si afferma che Google ha consolidato il proprio dominio attraverso clausole contrattuali e integrazioni tecnologiche, legando per oltre un decennio l’uso del suo ad server a quello del suo ad exchange.

Il procedimento giudiziario trae origine da un’azione legale avviata nel 2023 dal Dipartimento di Giustizia statunitense insieme a un gruppo di Stati. L’accusa riguardava tre mercati specifici della tecnologia pubblicitaria online: ad server, ad exchange e ad network. “Abbiamo vinto metà di questo caso e faremo appello per l’altra metà”, ha commentato in una nota la società di Mountain View. “Non siamo d’accordo con la decisione della Corte riguardo ai nostri strumenti per gli editori”.

Parallelamente, è in corso un altro caso in cui il Dipartimento di Giustizia punta a obbligare Alphabet a vendere il browser Chrome. Il processo inizierà lunedì a Washington e includerà la questione dei 20 miliardi di dollari che Google verserebbe ogni anno ad Apple per mantenere il suo motore di ricerca come predefinito sui dispositivi di Cupertino.

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