Sfuma la trattativa fra Prosiebensat e Moltiply: nessuna cessione di Verivox

La trattativa su p arrestata prezzo richiesto e a causa delle divergenze sulla governance, con il private equity General Atlantic, socio di minoranza di Verivox, che non ha dato il proprio placet.

Sfuma l'accordo fra Prosiebensat e Moltiply: niente accordo su Verivox© Shutterstock

Sarebbe sfumata ogni parvenza d’accordo tra l’emittente tedesca Prosiebensat e Moltiply, ex MutuiOnline, per la vendita di Verivox. Prosiebensat, che vede Media For Europe (Mfe) come principale azionista, si trova a fronteggiare l’ennesimo ostacolo in un percorso già accidentato verso la riduzione del proprio debito.

A dare notizia del probabile accordo era stata l’agenzia stampa Bloomberg, qualche settimana fa secondo la quale il contratto sarebbe dovuto arrivare proprio in questi giorni e avrebbe condotto a un ricavo anche superiore ai 250 milioni. Verivox, piattaforma tedesca di comparazione di tariffe per energia, telefonia e assicurazioni, rappresentava per Prosiebensat uno degli asset considerati non strategici, insieme al sito di e-commerce Flaconi e alla piattaforma di dating ParshipMeet e la sua cessione sarebbe stata provvidenziale.

L’obiettivo era chiaro: alleggerire il portafoglio di attività non core per raccogliere risorse destinate alla riduzione di un debito che si aggira intorno a 1,6 miliardi di euro. Invece, niente da fare: la trattativa si è arginata sul prezzo richiesto e a causa delle divergenze sulla governance, con il private equity General Atlantic, socio di minoranza di Verivox, che non ha dato il proprio placet.

Di fatto, per Prosiebensat, la mancata vendita rappresenta un duro colpo alle aspettative: il gruppo guidato da Bert Habets aveva promesso al mercato di generare oltre mezzo miliardo di euro dalla dismissione di queste attività. Senza queste risorse, però, la riduzione del debito sarà marginale, e ciò significa che la compagnia dovrà affrontare un 2025 ancora più incerto.

Le difficoltà non si fermano qui: il prossimo marzo l’assemblea degli azionisti voterà il rinnovo di due membri del supervisory board, tra cui il presidente Andreas Wiele. A ottobre, poi, lo stesso board deciderà se confermare o meno il mandato di Habets, il cui futuro appare sempre più precario.

Nel frattempo, Mfe osserva la situazione con attenzione: l’ex Mediaset, che detiene il 29,9% del capitale di Prosiebensat, potrebbe approfittare dell’impasse per rafforzare la propria influenza. Non si esclude nemmeno un possibile rilancio dell’ipotesi di scorporo delle attività non televisive, già bocciata in passato ma ora riconsiderata alla luce delle difficoltà di governance.

C’è anche chi ipotizza che il gruppo di Berlusconi possa sondare figure istituzionali tedesche di rilievo per un eventuale rinnovamento del supervisory board, ma non si escludono neanche azioni più decise: a fine dicembre, Pier Silvio Berlusconi ha ventilato l’ipotesi di un’Opa per consolidare il controllo del gruppo. Una mossa che potrebbe riscrivere gli equilibri interni di Prosiebensat, ma che non risolverebbe immediatamente le difficoltà strutturali di un’azienda che deve fare i conti con un debito pesante e una governance instabile.

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