Mille miliardi di colori

Mentre tutti parlano di rivoluzioni in 3D, la casa giapponese ha preso un’altra strada: aumentare le sfumature cromatiche delle immagini per renderle perfette. E lo comunica investendo il 50% del budget pubblicitario sul web. Alberico Lissoni, direttore marketing consumer goods di Sharp Italia

Niente 3D. Per ora. Troppo presto, troppo costoso, troppo complicato. Per il momento Sharp si concentra sui prodotti “tradizionali” che gli hanno permesso di fatturare nella Penisola, nell’anno fiscale 2008 (chiuso a marzo 2009), 300 milioni di euro, con la stima per l’esercizio in corso di una crescita a due cifre. Ed è anche per questi risultati che Alberico Lissoni, direttore marketing consumer goods di Sharp Italia, manifesta il suo scetticismo. Se proprio vogliamo parlare di innovazione, allora parliamo di Internet e del peso che l’advertising sulla rete ha avuto (il 50% dell’investimento totale) e continuerà ad avere. E, non è una battuta, Sharp punta sul giallo. Sì, il colore giallo, per sfidare i competitor. (Bisogna leggere l’intervista fino in fondo per scoprire cosa c’entra il giallo con l’innovazione).

Il 50% del budget in advertising sui nuovi media. Non le sembra un po’ tanto?

Abbiamo affrontato il 2009 con una strategia di comunicazione sicuramente al di fuori dei nostri normali schemi, in quanto abbiamo ritenuto i new media lo strumento giusto per veicolare il messaggio Hi tech che il nuovo line-up esprimeva.

Sulla base di quali valori gli italiani scelgono le vostre Tv?

Eurisko di recente ha confermato che è la qualità percepita del nostro brand e dei nostri prodotti a guidare le scelte d’acquisto dei nostri clienti. E per noi Italiani, qualità vuol dire certamente tecnologia e prestazioni ma anche estetica, design, status, emozione. Quindi se immagino di calibrare quanto pesano i tre elementi nella decisione d’acquisto nel nostro Paese, ne attribuirei quasi un terzo senz’altro all’emozionalità.

Però i posizionamenti dei brand di Hi tech sembrano molto poco differenziati. Come fate a distinguere i vostri prodotti di punta?

Penso che la poca differenza di posizionamento nella competizione legata al prodotto sia dovuta al fatto che la tecnologia avanza con tempi molto simili per tutti i brand. Quindi credo che la differenza tra i marchi esista più a livello di immagine globale che sui singoli prodotti. Per quanto riguarda Sharp, l’elemento su cui puntiamo è il “One-of-a-kind product”, ovvero soluzioni con un altissimo contenuto di innovazione, creandole prima degli altri, meglio degli altri e con un particolare occhio di riguardo all’ambiente; tanto che ci proponiamo al mercato come “High technology & super green company”, e puntiamo a diventarlo sempre di più di anno in anno, migliorandoci costantemente.

Nell’automotive la chiave dell’ecosostenibilità è diventata irrinunciabile, soprattutto in advertising. E nel vostro settore?

L’irrinunciabilità all’ecosostenibilità nell’automotive cre do derivi da due fatti precisi: gli incentivi economici all’acquisto dei nuovi modelli meno inquinanti e le restrizioni alla circolazione dei vecchi veicoli ad alto impatto ambientale, con cui in molte zone e in alcuni giorni non si può circolare. Inoltre, è evidente per tutti il danno ambientale che le auto creano con le loro emissioni. Per il nostro settore non è così. In Sharp puntiamo molto a trasmettere al consumatore che è tutta la catena di produzione a dover essere eco-sostenibile, perché non basta avere un prodotto eco se, per produrlo, si sono utilizzati criteri e fabbriche decisamente inquinanti. Ma non credo si possa ancora parlare di “irrinunciabilità” nel nostro settore, non in Italia almeno, anche se la sensibilità verso il fattore ambientale sta crescendo anche da noi.

Il vostro claim è: “Japanese led perfection”. Un po’ presuntuoso?

Un pizzico di presunzione c’è. Il claim sta a significare infatti esattamente quello che dice: a livello di led, noi in Giappone abbiamo una tecnologia che rasenta la perfezione, come in Germania hanno la tecnologia degli elettrodomestici. È un fatto, sia culturale, sia di esperienza, che affonda le radici ben lontano nel tempo. Ed è il fatto che questi due popoli, giapponese e tedesco, detengano un primato qualitativo nelle aree di riferimento dell’elettronica di consumo è percepito molto chiaramente anche dai consumatori.

Quali sono le prospettive per il 2010?

Il 2009 è stato sicuramente un anno non facile ma dal nostro punto di vista neanche terribile come molti avevano previsto. Penso che per il 2010 le nostre prospettive siano buone. Non voglio peccare di eccesso di ottimismo aggiungendo un avverbio… quindi sì, direi che sono buone.

Veniamo alla domanda delle domande. Secondo lei quando entrerà il 3D nelle case degli italiani?

Difficile da dire, ma credo che dipenderà essenzialmente da tre fattori: prima di tutto da quando le case di produzione e le emittenti cominceranno a produrre e trasmettere programmi e contenuti in 3D significativi. Bisognerà poi verificare quanto la tecnologia oggi disponibile sia già stabile e standardizzata: siamo sicuri che i Tv “3DReady” di oggi siano pronti anche per la tecnologia 3D di domani? E infine, oggi esistono delle “barriere” al consumo molto importanti: oltre al Tv 3D devo possedere una fonte 3D, dei contenuti 3D e anche degli occhiali speciali, su cui, peraltro, si stanno già innestando polemiche. In sintesi credo ci vorrà ancora qualche anno affinchè il mercato decolli.

E nel frattempo voi come risponderete alle esigenze del mercato?

In questo momento abbiamo scelto di non entrare nel mercato 3D. La tecnologia l’abbiamo già da tempo, però, come ho detto, pensiamo sia troppo presto per portarla nelle case dei consumatori. Noi puntiamo su un’altra tecnologia, con un grado di innovazione straordinario e focalizzata sulla qualità dell’immagine, per offrire soluzioni sì innovative ma anche immediatamente fruibili. Pochi lo sanno ma, per la riproduzione di tutte le sfumature che siamo abituati a vedere in Tv, la tecnologia ancora oggi utilizza tre colori base, il rosso il blu e il verde (il famoso Rgb). Ebbene, il nuovo Tv Sharp che lanceremo in primavera avrà quattro colori, i tradizionali di base più il giallo (Rgby), e questo consentirà di moltiplicare in modo straordinario le sfumature di colore riprodotte che passano da un miliardo di oggi a mille miliardi. Aumenta la risoluzione e diminuiscono anche i consumi energetici grazie a una particolarità costruttiva del pannello.

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