Netflix: 4 ragioni spiegano il primo calo di abbonati dal 2011

Il gruppo, che registra 200 mila abbonati globali in meno nei primi tre mesi dell’anno, prevede un’ulteriore flessione nel secondo trimestre del 2022

Abbonati in calo per Netflix. Per la prima volta in 10 anni (dal 2011) i numeri risultano in flessione. Gli abbonati globali del primo trimestre 2022 risultano pari a 221,64 milioni contro i 221,84 milioni del trimestre precedente (in crescita del 6,7% se si considera invece il primo semestre 2021). E si prevede un’ulteriore flessione nel trimestre successivo, passando a 219,64 milioni. Netflix ha generato ricavi per 7,8 miliardi di dollari, per una crescita anno su anno del 9,8%. Il reddito operativo ammonta a 1,9 miliardi. La previsione per il secondo trimestre 2022 è di 8 miliardi di ricavi e un reddito operativo di 1,7 miliardi.

La flessione degli abbonati è piuttosto generalizzata. Nell’area Ucan il primo trimestre 2022 vede ricavi per 3,35 miliardi di dollari e abbonamenti a quota 74,58 milioni (-0,64 milioni). L’area Emea ha registrato ricavi per 2,56 milioni di dollari per 73,73 milioni di abbonati (-0,3 milioni). L’area Latam vede ricavi pari a 999 milioni di dollari e 39,61 milioni di abbonati (-0,35 milioni), mentre l’area Apac vede ricavi a 917 milioni di dollari ed è la sola area a registrare un incremento negli abbonati: +1,09 milioni, a 33,72 milioni.

«I ricavi non stanno crescendo rapidamente come vorremmo», si legge in una nota del gruppo. «Il Covid ha annebbiato lo scenario incrementando significativamente la nostra crescita nel 2020, inducendoci a credere che il grosso della nostra lenta crescita nel 2021 fosse dovuta alla spinta della pandemia. Ora riteniamo che sia dovuta a quattro fattori interconnessi». Netflix imputa dunque i risultati a questi quattro fattori:

  1. La crescita delle smart tv, l’adozione dell’entertainment on demand e costi relativi ai dati. Si tratta, in questo caso, di fattori che Netflix non è in grado di controllare direttamente. Secondo Netflix, però, l’incremento di famiglie broadband dovrebbe però migliorare i risultati;

  2. La condivisione delle password. Secondo Netflix, oltre ai 222 milioni di abbonati paganti ci sarebbero almeno 100 milioni di famiglie in più che condividono gli accessi (30 milioni nell’area americana). Anche se il numero di account condivisi non è cambiato nel corso degli anni, Netflix ritiene che questo fattore – combinato al punto 1 – possa rallentare la crescita;

  3. La concorrenza nel mondo streaming, cresciuta negli ultimi tre anni;

  4. Fattori macroeconomici tra cui una crescita economica fiacca, eventi geopolitici e la pandemia.

Per accelerare la crescita dei ricavi e degli abbonati Netflix intende «continuare a migliorare tutti gli aspetti che i nostri clienti apprezzano di più, in particolare la qualità dei programmi e le raccomandazioni». Attenzione anche alla condivisione delle password: a questo punto, è possibile che la sperimentazione della fee extra per la condivisione degli account verrà implementata. E ancora, focus sulla crescita al di là del territorio americano: oggi Netflix produce in oltre 50 Paesi ed è inserita in buona parte dei settori audiovisivi anche con hub locali.

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