Mercato pubblicitario che si contrae, ma non per tutti. Non per i brand della moda. Secondo uno studio Pambianco emerge che nel 2011 le aziende del lusso e della moda hanno investito, sui media italiani, la bellezza di 702,9 milioni di euro in pubblicità sulla carta stampata, segnando quasi un +10% (9,7% per la precisione) rispetto al 2010. In testa alla classifica dei 50 top spender c’è Prada. Il brand ammiraglio del gruppo guidato da Patrizia Bertelli e Miuccia Prada nel 2011 ha speso per pubblicità su stampa 19,963 milioni di euro, in crescita dell’84,1% rispetto al 2010, quando gli investimenti si erano fermato a 10,841 migliaia di euro. Seconda piazza per Peuterey. Il brand dello sportswear ha chiuso il 2011 con un investimento di 9,809 migliaia di euro, in calo del 14,2% rispetto al 2010. Chiude il podio Liu Jo con 8,960 migliaia di euro, in aumento del 47,0% rispetto ai dodici mesi precedenti. In quarta posizione Piero Guidi con investimenti pubblicitari in aumento addirittura del 95,25%. Oltre a Prada, un altro brand del gruppo nato a Milano in top ten: è Miu Miu in decima posizione.
BRAND | INVESTIMENTI 2011 | INVESTIMENTI 2010 | VARIAZIONE % |
Prada | 19.963.060 | 10.841.315 | 84,12 |
Peuterey | 9.809.343 | 11.429.380 | -14,23 |
Liu●Jo | 8.959.675 | 6.096.193 | 47,04 |
Piero Guidi | 8.604.810 | 4.407.803 | 95,25 |
Chanel | 8.116.665 | 5.785.143 | 40,36 |
Dolce & Gabbana | 8.029.075 | 6.316.613 | 27,17 |
Gucci | 7.674.825 | 5.761.083 | 33,28 |
Citizen | 7.347.520 | 9.707.368 | -24,39 |
Giorgio Armani | 7.253.720 | 4.235.100 | 71,31 |
Miu Miu | 7.018.563 | 2.300.643 | 205,1 |
Nel confronto tra settori emerge come quello che investe maggiormente in pubblicità su carta stampata è lo Sportswear con una quota del 25,4%, seguito dall’Abbigliamento Donna con il 13,2% e dalle Calzature con l’11,2% sul totale degli investimenti. Per quanto riguarda invece il mezzo scelto la categoria che, nel 2011, ha assorbito gli investimenti maggiori è quella dei settimanali con il 47% del totale. Seguono i quotidiani con il 31% e i mensili con il 22%.
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