Pubblicità, il 2011 non dice bene agli investimenti

Dopo la crescita costante del 2010 il mercato ora è in calo. La televisione perde lo 0,5%, la stampa addirittura il 7,4%

Per il momento il 2011 non porta bene alla pubblicità. Dopo la crescita, moderata ma costante, che ha contraddistinto tutto il 2010, l’inizio di quest’anno non è particolarmente brillante per il mercato pubblicitario, che chiude il primo bimestre del 2011 in calo: -2,0% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. A determinare il trend negativo ancora una volta i cattivi risultati della stampa (-7,4% di investimenti solo nell’ultimo bimestre) e, per la prima volta dopo diversi mesi di crescita, la televisione che registra un calo dello 0,5%. Risultati questi che influenzano la variazione totale del bimestre, nonostante le buone notizie che arrivano dagli altri principali mezzi in particolare da internet, in crescita del+15,5%, dalla radio (+1,0%) e dal direct mail (+2,1%). A determinare il rallentamento della televisione la diminuzione dei livelli di investimento di importanti aziende inserzioniste dei settori alimentari (-7,3%), telecomunicazioni (-8,5%) e farmaceutici/sanitari (-4,3%). Per quanto riguarda la stampa continuano a soffrire soprattutto i periodici, particolarmente colpiti dalla riduzione degli investimenti di settori strategici quali abbigliamento (-4,1%) e abitazione (-14,8%).

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