A un anno esatto dal raggiungimento dello status di ‘Unicorno’, Satispay ha annunciato il suo ingresso nel mercato dei buoni pasto.
“Satispay Buoni Pasto cambia totalmente le regole del gioco e punta ad avviare una trasformazione del comparto”, ha commentato Alberto Dalmasso, co-founder e Ceo di Satispay, che oggi ha inaugurato anche il nuovo headquarter milanese. “L’obiettivo è creare uno strumento apprezzato sia dagli utenti che dagli esercenti che, come soggetti chiave del tessuto imprenditoriale locale, non devono essere caricati da commissioni insostenibili, oggi pagate per evitare di perdere la clientela”.
Come sottolineato da Satipsay, il buono pasto è adottato da tutte le grandi aziende ma ancora troppo poco diffuso tra le pmi e i professionisti con Partita Iva. Utilizzato come strumento di welfare, il buono pasto soffre di disfunzioni e sbilanciamenti del mercato, gravando primariamente sugli esercenti, i piccoli in particolare, che devono sostenere commissioni che, sottolinea la società di pagamenti digitali, si aggirano mediamente tra il 12 e il 15%, con tempi di incasso fino a 120 giorni. “Si tratta di condizioni che li rendono poco graditi a bar, ristoranti e alimentari che, se non li rifiutano, spesso ne limitano l’accettazione al solo pranzo, escludendo le fasce orarie serali e/o i giorni festivi, con un evidente svantaggio per i lavoratori che vorrebbero usarli sempre”, si sottlinea in una nota di Satispay.
L’offerta Satispay Buoni Pasto
Con il suo Satispay Buoni Pasto – che avrà durata di due anni – l’azienda promette di rivoluzionare il, permettendo agli esercenti di incassarne il valore del buono in un solo giorno lavorativo. Il modello di pricing resterà lo stesso applicato oggi Satispay: zero commissioni fino ai 10 euro e 20 centesimi per importi superiori.
Da ottobre 2023, gli oltre 70 mila operatori del food e della ristorazione che già sono parte del network Satispay saranno abilitati ad accettare i buoni pasto di nuova generazione, costituendo di fatto una vasta, capillare e in rapida crescita rete di accettazione attiva in Italia. Parallelamente, saranno attivate le prime insegne della Gdo che accetteranno i Buoni Pasto Satispay come Basko, Borello, Coop Lombardia, Despar, Ekom, Nova Coop, Prestofresco, Tigros, e To.Market.
Gli esercenti che non dovranno fare assolutamente nulla per rendicontare gli incassi dei buoni pasto perché Satispay ha automatizzato il processo di incasso e fatturazione su tutta la filiera. Per quanto riguarda i datori di lavoro, il referente aziendale incaricato della gestione dello strumento buono pasto ha a disposizione un pannello di controllo su cui caricare le anagrafiche dei dipendenti, ordinare i buoni pasto e pagare direttamente gli acquisti. Questa interfaccia consente inoltre di scaricare report e fatture per un migliore monitoraggio.
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