C’è chi si è concentrato su un unico segmento, come Lavazza per il caffè, e chi, invece, ha puntato a business diversificati, ad esempio PepsiCo, che spazia da bibite gassate a succhi di frutta fino a patatine e cereali. Per non parlare dei colossi francesi del lusso Louis Vuitton Moët Hennessy (Lvmh) e Ppr: il primo raggruppa, al suo interno, divisioni dedicate a vini e alcolici, a moda e pelletteria, a cosmesi e profumi, e ancora a gioielli, orologi, boutique e hotel, il secondo, a partire dal commercio di legname e poi dal materiale da costruzione, si è imposto, negli anni, nell’alta moda e nello sportswear.In queste pagine proponiamo una nostra panoramica di grandi aziende e multinazionali, italiane e straniere, che gestiscono diversi brand – alcuni di proprietà dalle origini, altri frutto di strategie di acquisizioni o fusioni successive – prendendo le mosse dall’articolo “Dietro il marchio” realizzato da Linkiesta per Yahoo! Finanza Italia. Questo focus considerava 18 altri gruppi: Barilla, Bolton, Coca Cola, Colgate, Danone, Fater, Ferrero, Henkel, Johnson&Johnson, Kraft, L’Oreal, Mars, Nestlé, Procter&Gamble, Reckitt Benckiser, Sc Johnson, Sodalco, Unilever. Ecco, invece, la nostra carrellata, attraverso i business più disparati: food, beverage, settore dolciario, moda, cosmesi e profumi, motori e catene di alta gamma:
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