
Dove vanno a finire 20 miliardi di design italiano nel mondo
Francia e Stati Uniti i principali acquirenti, in crescita Israele e Paesi Bassi: la mappa dell'export mentre Milano vive il Salone del Mobile
Francia e Stati Uniti i principali acquirenti, in crescita Israele e Paesi Bassi: la mappa dell'export mentre Milano vive il Salone del Mobile
Come fa un settore abituato a canoni fin troppo tradizionali a parlare a una generazione anticonformista come quella dei giovani sotto i 35 anni? Prodotti, comunicazione e metodi di acquisto devono cambiare: ecco i consigli di esperti e aziende all’avanguardia
Apre la kermesse del design: tutto il mondo guarda alla città per scoprire le ultime tendenze. Cina e Polonia sono una minaccia, ma i distretti migliori vanno a gonfie vele
Un omaggio al mondo della vela, che sprizza voglia di avventure tra le onde, e un segnatempo di classe che conserva il fascino eterno del calendario perpetuo
Annunciata la costituzione della nuova federazione che rappresenta oltre 67 mila imprese del made in Italy e danno lavoro a più di 580 mila persone. Marenzi (Sistema Moda Italia) primo presidente: “Siamo anche uno dei settori trainanti del PIL italiano ed europeo, e ci prendiamo il posto che ci spetta in Italia e in Europa”
L'a.d. Federico Marchetti annuncia la rivoluzione: «Garantiremo un servizio all'altezza dei negozi da Milano a Dubai». Ma i costi di servizio saranno sostenibili solo per il luxury
ll dibattito è aperto da quando Vogue Usa ha denunciato le commistioni tra aziende e fashion blogger: una sentenza contro Warner Bros prova a fare chiarezza
Il fatturato dei big delle passerelle corrisponde al 4% del Pil italiano. Luxottica è in testa alle vendite; Valentino cresce più degli altri
Il settore crea posti di lavoro, è in salute, ricco di liquidità e poco indebitato, ma composto da aziende piccole: lo scenario ideale per chi vuole fare affari
Ad avviare la rivoluzione è stata Gucci, seguita da Valentino, Dior e tanti altri: le maison affidano sempre di più i loro destini a stilisti cresciuti in azienda all’ombra dei grandi maestri. Dietro a queste scommesse vinte, però, c’è lo zampino di amministratori delegati visionari e coraggiosi