L’app DeepSeek scompare dagli store di Apple e Google in Italia

L’app DeepSeek scompare dagli store di Apple e Google in Italia: ecco perché© Shutterstock

DeepSeek, l’applicazione per cellulari di AI generativa cinese che ha fatto molto discutere negli ultimi giorni, non non può più essere scaricata dagli store di Google e Apple italiani. Ancora non si conosce il motivo, quel che è certo è che il sito risulta navigabile, anche se va rilento. Funzionano anche le app installate in precedenza.

La notizia arriva all’indomani della richiesta, da parte del Garante della Privacy, di informazioni sulla gestione dei dati personali a Hangzhou DeepSeek Artificial Intelligence e a Beijing DeepSeek Artificial Intelligence, le società che forniscono il servizio di chatbot DeepSeek, sia per pc che per app. Le aziende hanno 20 giorni di tempo per rispondere.

Perché l’app di AI è stata bloccata

“L’Autorità, considerato l’eventuale alto rischio per i dati di milioni di persone in Italia, ha chiesto alle due società e alle loro affiliate di confermare quali siano i dati personali raccolti, da quali fonti, per quali finalità, quale sia la base giuridica del trattamento, e se siano conservati su server collocati in Cina”, si leggeva nella nota del Garante.

DeepSeek era fra le app più richieste. Anche negli Stati Uniti risulta la più scaricata su Google Play Store. Secondo la società di analisi AppFigures dal suo lancio, a metà gennaio 2025, è stato fatto il download più di 1,2 milioni di volte sul Play Store e oltre 1,9 milioni di volte sull’App Store a livello internazionale.

Non si tratta del primo caso di verifica da parte del Garante della Privacy. L’autorità che si occupa di tutelare i dati sensibili degli utenti aveva bloccato temporaneamente ChatGPT, il chatbot di OpenAI, in Italia il 31 marzo 2023 per violazioni del GDPR. Il blocco è durato un mese.

In seguito all’introduzione di una serie di modifiche alla piattaforma, poi, è stata rimessa in circolazione. OpenAI, successivamente, è stata sanzionata con una multa di 15 milioni di euro nel dicembre 2024 per violazioni relative al trattamento dei dati personali degli utenti da parte di ChatGPT.

Cosa è DeepSeek e come funziona

Gli utenti interagiscono con l’app DeepSeek tramite un’interfaccia interattiva alla quale si possono chiedere informazioni. Tuttavia, trattandosi di un bot cinese, censura determinati argomenti, rispondendo a domande ritenute scomode con “parliamo di qualcos’altro”. I modelli, infatti, vengono addestrati attraverso la propaganda di Stato e altri dati censurati.

Il nuovo modello di chatbot risulta un problema per la Silicon Valley. Si tratta di un’app competitiva sul mercato e dà del filo da torcere a OpenAI, Meta, e Google. I costi di produzione e gestione, inoltre, sono pari a 6 milioni di dollari: una cifra molto più bassa rispetto a quella americana. Non a caso, il lancio di Deepseek ha provocato il crollo delle azioni tecnologiche. Ha anche messo in dubbio i piani di spesa delle principali aziende di intelligenza artificiale negli Usa.

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