© ShutterstockMeta AI arriva anche in Italia e nell’Unione Europea: è presente su WhatsApp, Facebook e Instagram ed è un esempio di democrazia tecnologica. È in grado di rispondere a domande pratiche, assiste nella creazione di contenuti e rende più semplici molte attività quotidiane.
Il suo punto di forza sta nella facilità d’utilizzo. Infatti non serve scaricare e installare nuove applicazioni per potere usufruire di questa intelligenza artificiale. È sufficiente cominciare una conversazione come si farebbe con qualsiasi altro contatto, oppure usarla nei Direct di Instagram o su Facebook.
Le funzioni di Meta AI
Meta AI permette di chiedere in modo intuitivo informazioni utili oppure di generare dei testi o delle immagini. È possibile avere assistenza per tutte le attività quotidiane: è come avere una segretaria molto efficiente, e anche di più.
Ha una interfaccia semplice e accessibile a tutti. Se prima Samsung o Google avevano integrato soltanto i device di fascia medio-alta con l’intelligenza artificiale, adesso chiunque possegga un’applicazione di proprietà di Mark Zuckerberg avrà la vita semplificata.
Sarà possibile adesso rendere più facile la comunicazione con gli amici e la creatività online. Inoltre, con una maggiore diffusione dell’AI, si potrà favorire il mercato che gira intorno alle nuove tecnologie.
Ma questo significa anche affrontare la questione etica di gestione della privacy, che a quanto pare la Apple Intelligence ha preso sul serio. Gli utenti Apple hanno la garanzia, sia sui propri device che su iCloud, che i propri dati sensibili sono protetti.
Meta AI, invece, raccoglie e utilizza le informazioni dagli utenti per migliorare continuamente la qualità del servizio. Ed è stato proprio questo aspetto a ritardare il lancio in Europa. L’AI Act prevede dei paletti che in altri Paesi del mondo, come gli Stati Uniti, non sono così restrittivi. Adesso però pare che sia stata trovata la quadra.
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