T-Mobile e Sprint, fusione confermata

T-Mobile e Sprint, rispettivamente il terzo e quarto operatore di telefonia mobile americano, siglano un accordo di fusione per 26 miliardi di dollari

La voce era già circolata lo scorso settembre quando in rete, citando fonti non ufficiali, si speculava nuovamente sulla possibile fusione tra T-Mobile e Sprint, due tra i maggiori operatori di telefonia mobile americani. La conferma a questi “rumors” è ora arrivata in modo ufficiale direttamente per voce di John Leger attuale Ceo di T-Mobile e della futura nuova società.

In verità i colloqui tra le due aziende sono durati anni e l’ultimo tentativo di fusione è naufragato nel 2014 per questioni di antitrust mosse direttamente dall’amministrazione Obama. Questo nuovo accordo del valore commerciale di 26 miliardi di dollari potrebbe però andare a buon fine poiché sul piatto ci sono importanti asset per il Paese, sia dal punto di vista dell’occupazione, sia per la capacità di competere ad armi pari con i colossi cinesi. Infatti, l’obiettivo annunciato da Leager è quello di realizzare “la migliore rete mobile nella storia americana”, facendo riferimento all’imminente avvio del 5G che attualmente ha come leader di mercato Cina e Corea del Sud.

Con la fusione tra il terzo operatore del paese e il quarto si verrà a creare un colosso da 127 milioni di clienti con un fatturato complessivo di 146 miliardi di dollari, diventando di fatto il leader di mercato dietro a Verizon e AT&T.

La nuova compagnia che si chiamerà ancora T-Mobile investirà 40 miliardi di dollari nei prossimi tre anni per realizzare una potente e versatile infrastruttura di rete di quinta generazione. Ora l’accordo dovrà essere ratificato dall’amministrazione Trump e dall’autorità garante per l’antitrust. Intanto il sindacato The Communications Workers of America, ha fatto sapere che tale accordo potrebbe costare ben 20 mila posti di lavoro.

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