Cresce il numero di assunzioni in agricoltura: +5,6% nel secondo trimestre 2014, un record positivo rispetto allo stesso periodo nel 2013. A dirlo è l’analisi di Coldiretti sui dati dell’Istat riguardo allo stato di occupazione nelle grandi imprese a giugno.Il trend positivo dell’occupazione nel settore agricolo, tuttavia, si differenzia sul territorio con «27,6% al Nord, 28,6% al Centro e al Sud con una flessione dell’ 8,3%» secondo quanto riferisce in una nota Coldiretti.
Più assunzioni e più lavoratori: i dati Istat studiati da Coldiretti rivelano che « un dipendente su quattro ha meno di 40 anni, e inoltre si registra una forte presenza di lavoratori giovani e immigrati». Inoltre la federazione italiana agricoltori interpreta questi dati come un stimolo positivo per vincere la disoccupazione. Un altro segnale incoraggiante arriva anche dal fronte delle imprese agricole: crescono le aziende gestite da imprenditori under 35 che nel secondo trimestre raggiungono quota 48.620 (+2,6% rispetto allo scorso trimestre).
«L’esperienza mostra come molti giovani hanno saputo cogliere e realizzare le potenzialità del territorio, trovando opportunità di lavoro e una migliore qualità di vita» commenta così il presidente di Coldiretti Roberto Moncalvo. Certo è un risultato positivo, ma c’è ancora molto da fare e sono tanti gli ostacoli con i quali i coltivatori devono fare i conti, come l’assenza di una giusta redditività, che, come evidenzia Moncalvo «mette in difficoltà gli agricoltori che spesso non riescono a coprire neanche i costi di produzione a causa delle distorsioni di filiera e della concorrenza sleale».
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