Aumenti ai dirigenti statali: 582 euro in media e superpremi ai più meritevoli

Aumenti ai dirigenti statali: 582 euro in media e superpremi ai più meritevoli© Shutterstock

L’8 maggio 2025 partiranno le trattative per il contratto 2022/24 dei dirigenti statali. In ballo c’è il futuro dei ministeriali, degli impiegati delle agenzie fiscali e degli enti pubblici non economici. Il 15 è invece è prevista la definizione di comparti e aree per il 2025/27. Lo zoccolo duro sarà rappresentato dalla sanità e gli enti territoriali.

Per i dirigenti delle Funzioni centrali, 6.160 persone divise fra ministeri e agenzie fiscali da un lato (3.586 dirigenti nell’ultimo conto annuale) ed enti pubblici non economici come Inps, Inail e Aci (2.574) sono a disposizione 61,9 milioni di euro a regime. Escludento gli oneri riflessi, si stimano aumenti medi dall’Aran pari a 582,57 euro lordi al mese. L’effetto in valore assoluto è maggiore nella prima fascia che nella seconda.

In discussione ci sono anche i premi relativi alle performance e alla formazione per fare dei dirigenti il “fattore di attivazione e guida del processo di cambiamento e modernizzazione” della Pubblica amministrazione nella “transizione digitale, ecologica e amministrativa”, così si legge nell’atto di indirizzo firmato dal ministro per la Pa, Paolo Zangrillo. 

I punti in discussione

Potrebbe essere fissata una percentuale massima di dirigenti a cui assegnare voti e premi migliori. Si parla di un possibile 30%, già indicato dal Ddl Merito approvato dal consiglio dei ministri a metà marzo 2025, che si basa sulla “logica del risultato”. Si valuterà la portata di incentivi economici aggiuntivi o “l’accesso prioritario a percorsi formativi di alto livello e possibilità di incarichi dirigenziali più sfidanti e prestigiosi”. 

Il ministro Paolo Zangrillo suggerisce di stabilire un numero minimo di ore annuali per la formazione (probabilmente più alto delle 40 chieste per direttiva a tutti i dipendenti), che potrà essere svolta anche da remoto e dovrà puntare su tematiche centrali come l’innovazione organizzativa, la leadership e la gestione del cambiamento. È probabile che verrà fissato un obbligo di aggiornamento ogni due anni. 

Per quanto riguarda il welfare aziendale, si sta pensando a un meccanismo personalizzato, con un sistema a punti o a crediti, in cui i dirigenti statali potranno scegliere fra assistenza integrativa, corsi di alta formazione, conciliazione fra vita privata e lavoro e percorsi di coaching.

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