C’è chi vuole staccare, chi andare dall’altra parte del mondo o semplicemente godersi gli affetti. Ma le vacanze possono essere anche un’occasione per arricchire il curriculum: viaggiando certo, imparando una lingua, ma anche facendo volontariato in un Paese lontano o affrontando una breve esperienza professionale di vacanza studio.
Un corso di lingua è una scelta smepre azzeccata, soprattutto per professionisti e manager. E poi conoscere una nuova città migliorando la lingua è un’esperienza imperdibile anche perché aiuta a migliorare molte altre soft skills. Così Ef – Education first, per esempio, propone 47 destinazioni, che coprono un totale di 7 lingue con corsi di una settimana “tagliati” su settori specifici, dalla finanza al turismo, dall’economia digitale al public speaking.
Per i più giovani, l’opzione migliore resta forse quella dello studio-lavoro all’estero. Si può partire con la lingua per poi lavorare con Holidays Empire oppure partire subito con l’impegno professionale in Canada, Australia, Inghilterra, Germania e Irlanda (in particolare nel settore alberghiero).
Un altro tipo di esperienza, sicuramente formativa, può essere quella dei campi di lavoro nel settore del volontariato. Ce n’è per tutti i gusti, anche per famiglie o aziende. L’associazione Libera utilizza così i beni confiscati alle mafie per far conoscere il fenomeno della criminalità organizzata, mentre a Ustica o Lampedusa ci si può concentrare sulla salvaguardia dell’ambiente con Legambiente
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