Cresce il welfare aziendale nelle pmi italiane

Le principali aree di intervento sono il sostegno economico e i servizi per la salute. Gli ostacoli che frenano le piccole e medie imprese? Poca conoscenza degli strumenti e timori per possibili costi aggiuntivi

Cresce il welfare aziendale nelle pmi italiane© Shutterstock

Piccole e medie imprese italiane sempre più attente ad adottare politiche di welfare nei confronti dei propri dipendenti. Secondo il 62,8% dei consulenti del lavoro, infatti, la diffusione di questi strumenti tra le Pmi è aumentata rispetto al 2023, in particolare al Nord Ovest e al Nord Est. E anche guardando in prospettiva le previsioni sono all’insegna dell’ulteriore consolidamento. Il 64,2% prevede che nel triennio 2024-2027 ci sarà un aumento di queste misure tra le pmi. Sono alcuni dei risultati de Il welfare aziendale: diffusione e prospettive nelle Pmi, rapporto annuale realizzato da Fondazione Studi Consulenti del Lavoro e Pluxee (ex Sodexo Brs) attraverso un questionario online ai Consulenti del Lavoro.

A distanza di un anno dalla prima indagine, gli esiti confermano una diffusione sempre più crescente di questi strumenti tra le piccole e medie aziende, tradizionalmente più resistenti rispetto alle grandi realtà verso tale tematica. Le Pmi prediligono il welfare che mette al centro del proprio intervento il sostegno economico ai dipendenti e alle famiglie (il 72,9% individua questa come l’area di welfare aziendale più diffusa tra le Pmi). Secondo i consulenti del lavoro, questi strumenti sono destinati a crescere maggiormente nei prossimi tre anni: a cominciare dai buoni pasto (li indica al primo posto il 42,6% del campione rispetto al 39,8% del 2023), seguiti dai buoni multi-categoriali (li indica il 40,6% del campione rispetto al 34,6% del 2023). Oltre agli strumenti di sostegno economico però, hanno particolare rilevanza anche quelli che riguardano l’erogazione di servizi: dalla salute (40,6%), la conciliazione vita-lavoro (29,2%) e la formazione (11,9%).

La presenza di incentivi fiscali è la motivazione principale che spinge le pmi ad adottare politiche di welfare (il 64,2% degli intervistati la indica al primo posto), ma anche la volontà di sostenere economicamente i dipendenti (47,2%). Il maggior ostacolo nell’adozione di politiche di welfare? La mancanza di conoscenza degli strumenti da parte delle imprese 42,6%) seguito a breve distanza dai timori di possibili costi aggiuntivi.

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