Disoccupazione ai minimi dal 2007, ma in Italia aumentano gli inattivi

Disoccupazione ai minimi dal 2007, ma in Italia aumentano gli inattivi© Shutterstock

Secondo gli ultimi dati Istat, il tasso di disoccupazione in Italia è sceso al 5,8% nel mese di ottobre, segnando un calo dello 0,2% rispetto a settembre e registrando il livello più basso negli ultimi vent’anni. Un dato simile era stato osservato ad aprile 2007. Tuttavia, un’analisi più approfondita dei numeri rivela un aumento degli inattivi, ossia coloro che non lavorano né cercano occupazione. Si tratta di 28 mila persone in più (+0,2%), con una crescita più marcata tra i giovani under 35 e le donne. Un segnale positivo arriva dal tasso di disoccupazione giovanile, che si attesta al 17,7%. Complessivamente, il tasso di occupazione è salito al 62,5%, mentre il tasso di inattività è aumentato al 33,6%.

I dati sull’occupazione e la disoccupazione in Italia

Nel frattempo, l’andamento del Pil rimane piatto. I dati relativi al terzo trimestre del 2023 mostrano una crescita nulla, nonostante tre giornate lavorative in più rispetto al trimestre precedente. Analizzando i dettagli del mese di ottobre, il numero degli occupati è aumentato di 47 mila unità, portando il totale a 24 milioni e 92 mila persone.

La crescita ha interessato principalmente i lavoratori dipendenti a tempo indeterminato, che hanno raggiunto quota 16 milioni e 210 mila, e i lavoratori autonomi, ora 5 milioni e 158 mila. Al contrario, i contratti a termine sono diminuiti a 2 milioni e 724 mila.

L’Istat ha sottolineato alcune dinamiche rilevanti nell’analisi economica: “La crescita nulla del PIL sottende andamenti contrastanti delle principali componenti della domanda sul piano interno. I consumi delle famiglie forniscono un contributo positivo di 0,8 punti percentuali, mentre gli investimenti sottraggono 0,3 punti. Nullo il contributo della spesa delle amministrazioni pubbliche. Sul fronte della domanda estera, il contributo è negativo per 0,7 punti percentuali”. Questi dati confermano un quadro economico complesso, in cui l’incremento dell’occupazione si accompagna a segnali di stagnazione sul fronte della crescita economica.

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