Una riflessione sulla longevità e su tutte quelle preoccupazioni che possono (e in qualche modo devono) essere legate alla propria autonomia in ottica pensionistica: Intoo, società di Gi Group Holding leader in Italia nel settore dell’employability, sviluppo e transizione di carriera, ha stilato una serie di consigli pensati ad hoc per le donne.
Da sempre impegnata ad affiancare le persone nel loro percorso di crescita professionale e a offrire soluzioni alle aziende per affrontare il cambiamento continuo e l’evoluzione delle competenze, Intoo è partita da una riflessione importante: la vita media attesa per le donne nel nostro Paese è di 85,2 anni ma con un reddito da pensione medio lordo di circa 1.500 euro (inferiore da dati Inps del 35% rispetto a quello degli uomini) l’anzianità diventa una sfida complessa.
Non solo: un’analisi ancora più approfondita dimostra che le donne rappresentano solo il 38% degli iscritti a forme di previdenza complementare, e che secondo il rapporto Family (Net) Work – Laboratorio su casa, famiglia e lavoro domestico” molte donne nella fascia 55-64 anni scelgono di non lavorare per motivi familiari.
Tutti questi dati completano un quadro non esattamente positivo, visto il tasso di occupazione femminile in Italia tra i più bassi d’Europa (56,5% nella fascia 20-64 anni vs 70,2% della media UE – dati Eurostat). Cosa fare, dunque? Intoo propone una serie di consigli pratici per le donne over 50 suddivisi in tre scenari: cambio di lavoro, ricollocazione professionale e costruzione della longevità per mirare a una vita lavorativa e pensionistica sostenibile.
I consigli per le donne che vogliono cambiare lavoro a 50 anni
A coloro che vogliono cambiare lavoro, Intoo suggerisce di tenere ben presenti i propri bisogni e le proprie aspettative per identificare la soluzione più opportuna in termini di worklife balance: alcune necessità, infatti, cambiano nel corso della vita, soprattutto dopo i 50 anni. Bisogna poi avere consapevolezza sulla propria situazione previdenziale, scaricando dal sito INPS l’apposito estratto per poi valutare la tipologia di cassa dove verrebbero versati eventuali nuovi contributi.
È essenziale anche allenare il proprio network per raccogliere informazioni utili su posizioni aperte e dare priorità alle fonti più attendibili. Altri due consigli preziosi? Usare la tecnologia per ottenere informazioni e curare la propria comunicazione (ChatGpt può essere utilizzato per interpretare al meglio le posizioni su LinkedIn e personalizzare i messaggi di contatto) ed essere aperti al confronto professionale con persone di generazioni più giovani.
I consigli per le donne che vogliono ricollocarsi o ritrovare lavoro a 50 anni
Anche in questo caso, Intoo suggerisce di avere chiara la propria situazione previdenziale e allenare il proprio network, ma attenzione, perché nell’ambito del ricollocamento o del ritrovare lavoro ha senso anche avere una mentalità aperta e flessibile rispetto a ruoli/settori e soluzioni contrattuali diverse da quanto già sperimentato o da quanto idealmente desiderato. Proprio per questo è bene considerare tutti i soggetti del mercato del lavoro: i canali sono molteplici e occorre conoscerli e riconoscerli.
Occorre anche costruire un curriculum vitae funzionale per valorizzare le proprie competenze, tecniche e trasversali, scegliendo parole chiave facilmente riconoscibili per valorizzare la propria esperienza. Ciò vale anche all’interno degli strumenti di comunicazione, in particolare sul profilo Linkedin. In ultimo, è importante essere pronte a capi e superiori giovani: l’apertura al confronto intergenerazionale resta cruciale.
I consigli per costruire la propria longevità professionale
Infine, Intoo dà anche dei preziosi consigli su come costruire la propria longevità professionale, ideali per tutte le donne over 50 in carriera che vogliono mantenere il proprio ruolo. Anche in questo caso non è opzionale avere sotto controllo la propria situazione previdenziale, valutando il prima possibile un’eventuale previdenza
complementare come sostegno al reddito post-pensionamento.
Andando proprio agli aspetti più professionali, bisogna avere consapevolezza dell’evoluzione del proprio ruolo valorizzando le competenze possedute ed essendo proattivi nel ricercare e frequentare corsi su competenze tecniche e trasversali per affrontare le trasformazioni del ruolo. La parola chiave è aggiornamento: bisogna essere sempre al passo, anche sui cambiamenti aziendali e sulle trasformazioni di settore.
Va anche monitorato il livello di committment, verificando periodicamente l’allineamento della tua prestazione lavorativa alle aspettative aziendali e valutandp un piano d’azione congruo, e occorre lavorare sul personal branding in azienda curando la propria immagine professionale.
«Investire sulla propria employability – commenta Alessandra Giordano, Direttore Employability e Career Development di Intoo – è la chiave per la longevità professionale. Valorizzare e aggiornare costantemente le competenze, consapevoli delle evoluzioni dei ruoli e delle organizzazioni, con l’aiuto del networking, è cruciale per sostenere le fasi finali della vita lavorativa e pianificare serenamente la terza età, specialmente per le lavoratrici che affrontano disuguaglianze di genere».
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