Cosa devono fare i giovani imprenditori che vogliono avviare un’azienda? Come ci si districa tra mille adempimenti burocratici, regolamenti, concorrenza e piani per il futuro? Diventare imprenditore non è facile, ma chi vuole intraprendere quella grande avventura che è la start up di un’impresa deve avere ben chiaro il processo da seguire partendo dall’idea imprenditoriale fino al progetto d’impresa. Processo chiamato start-up d’impresa, che coinvolge l’imprenditore, l’idea imprenditoriale e il progetto d’impresa.
Ecco allora alcune indicazioni di base per i giovani imprenditori che vogliono avviare un’attività economica. Questi sono i primi passi da seguireI primi passi
Valutare le attitudini imprenditoriali. Prova a fare dei piccoli test di autovalutazione (scopri l’imprenditore che è in te, imprenditore per caso).
Definire l’idea imprenditoriale e valutare la sua fattibilità
Analizzare il mercato (clienti e concorrenti) e il prodotto (servizi e prezzi).
Decidere tra attività di lavoro autonomo ed attività d’impresa: essere liberi professionisti e diventare giovani imprenditori non è la stessa cosa (qui puoi capire la differenza).
Scegliere la forma giuridica più adatta alla propria impresa: impresa individuale (se si decide di avviare l’attività da solo) o societaria (se si desidera avviare l’attività insieme ad altre persone). Clicca qui, per conoscere le tipologie più utilizzate in relazione ai costi e alla responsabilità.
Redigere il piano d’impresa, cioè un piano strategico d’impresa delle attività da svolgere e dei costi da sostenere.
Affrontare gli adempimenti burocratici (iscrizione nel registro delle Imprese; rilascio della partita Iva; apertura delle posizioni previdenziali e assicurative obbligatorie all’Inps e all’Inail; segnalazione certificata di inizio attività (Scia) al Comune.
Le procedure e la documentazione richiesta variano a seconda della forma legale scelta per l’impresa. Con la Comunicazione Unica (istituita il 1 aprile 2010), tutti gli adempimenti amministrativi, fiscali, previdenziali ed assicurativi necessari all’avvio di un’attività imprenditoriale e quelli da effettuare successivamenti in caso di modifiche o cancellazione dell’impresa possono essere assolti contemporaneamente per via telematica e con la firma digitale, collegandosi al sito registroimprese.it.
Insomma, diventare giovani imprenditori è un processo lungo e complicato, ma tutto sommato sempre più agevole grazie alle nuove tecnologie. Quello che è ancora difficile, e lo sarà per sempre, è avere successo. Qual è il segreto di un’azienda che funziona? Difficile dirlo, serve un’intuizione vincente e tanta tenacia nel perseguirla. Ecco però alcuni consigli che possono aiutarti a diventare un imprenditore di successo:
Concentrati sui clienti: un prodotto o un servizio che piace è quello che risponde ai bisogni delle persone
Basati su fatti concreti: le opinioni non contano quando in ballo ci sono i soldi e il futuro della tua start up
Analizza i dati a disposizione: ogni numero può nascondere l’idea vincente che ti porterà al successo
Il denaro non è tutto: soprattutto all’inizio, non aspettarti un ritorno immediato dei tuoi investimenti
Sii disponibile a cambiare idea: non sempre la strategia giusta è la prima scelta
Fai sempre domande: alle persone, ai colleghi a chi è più bravo di te. Solo così potrai imparare
Non decidere in base all’abitudine: solo chi sa pensare fuori dagli schemi può cambiare il mondo
Il problema dei giovani imprenditori è spesso trovare i fondi iniziali per costruire la propria azienda. Da diversi anni sono disponibili fondi pubblici a fondo perduto o a interesse agevolato (in cinque anni) per i giovani imprenditori. La prima cosa da fare è rivolgersi a Invitalia (ex Sviluppo Italia), l’agenzia che opera su mandato del Governo per stimolare la competitività del Paese oppure al portale per l’imprenditoria giovanile Giovane impresa.
I destinatari di queste agevolazioni sono giovani di età compresa tra i 18 e i 35 anni che costituiscono nuove società (a patto che non siano società di fatto, individuali o srl con un socio unico). La copertura finanziaria varia a seconda della Regione in cui avrà sede l’impresa, e lo Stato non copre più del 50% del capitale iniziale. Tuttavia, in base alla regione e alla tipologia di impresa si possono ottenere finanziamenti fino al 90% dell’investimento (di cui 45% a fondo perduto) nelle regioni del Sud Italia. Per il Centro nord le stime di copertura sono dell’80% (di cui il 35% a fondo perduto) dell’investimento per il settore agricolo e 60-70% dell’investimento (di cui il 15% a fondo perduto) per tutti gli altri settori.
I finanziamenti per giovani imprenditori sono differenziati in incentivi per:
l’auto-imprenditorialità indirizzata a chi vuole avviare imprese nel settore agricolo, artigianale, industriale, servizi alle imprese e servizi turistici, per un massimo di 2,5 milioni di euro;
l’auto-impiego (per gli under 35 nei settori dei servizi, del commercio e della produzione) che si distingue in tre iniziative di impresa:
– lavoro autonomo (ditta individuale – investimento massimo di 25.823€ noto come “prestito d’onore”);– micro-impresa (società di persone – investimento massimo di 129.114€);– franchising (ditta individuale e società di persone – questa tipologia è la più frequente e con Invitalia si può scegliere un franchisor accreditato con il quale intraprendere l’esperienza).
Poiché negli ultimi anni, le richieste di finanziamento sono aumentate in modo esponenziale, è molto difficile ottenere un finanziamento, per cui è necessario che il progetto sia molto efficace, innovativo, fattibile e soprattutto abbia un business plan convincente. Siete pronti a mettervi a tavolino per costruire la vostra idea di impresa vincente?
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