I social network possono aiutarti a trovare lavoro. O chiuderti per sempre una porta. Quindi meglio stare attenti a che cosa si scrive nel web perché sarà molto difficile rimediare a un passo falso.
D’altronde non è una novità che ormai tutte le aziende oltre al curriculum vitae vadano a indagare l’attività social dei candidati a un posto di lavoro. Anzi, l’attività pubblica starebbe sopravanzando l’analisi dei Cv e delle lettere di presentazione secondo gli esperti di Hays.
«Che piaccia o meno»; commenta Fabio Scarcella, responsabile di Hays Response, ad Affaritaliani, «il mondo del recruitment e quello dei social network si sta avvicinando sempre più. Ecco perché è diventato fondamentale saper gestire in modo efficace e intelligente la propria presenza online. E non stiamo parlando solo di quei social pensati per il mondo del lavoro come Linkedin. Profili Facebook, se lasciati ingenuamente aperti, e account Twitter sono una vera e propria miniera d’oro per chi è a caccia di aspetti e informazioni che solitamente non emergono da un semplice curriculum».
Ecco allora i 5 consigli per fare bella impressione anche in un faccia-a-faccia virtuale:
1) “Googlarsi”: la risposta del motore di ricerca darà un impatto immediato sulla propria reputazione online e permetterà di scoprire quali notizie su di noi sono reperibili sul web.
2) Guardare gli altri: prendere spunto da profili simili ai nostri non è peccato. Risulta utile poi connettersi con altri professionisti è fondamentale per allargare il proprio network e far capire il nostro passato lavorativo.
3) Occhio alla privacy: è essenziale selezionare il profilo di privacy più adeguato, lasciando fuori gli estranei dalle notizie più sensibili.
4) Non esagerare: spesso i social network danno la sensazione di libertà che spinge ad abbandonarsi a un linguaggio esagerato. Meglio postare status brevi e con un pizzico di ironia.
5) Pericolo “like” facile: un “mi piace” o la condivisione di un post sono operazioni ormai quasi automatiche. Ma bisogna fare sempre attenzione a ciò che si condivide. Prima di cadere nella tentazione del “postare facile”, è sempre meglio riflettere sulle conseguenze.
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