La nuvola informatica, un settore in forte sviluppo e da tenere d’occhio per chi cerca lavoro. Almeno secondo l’ultimo studio realizzato da Idc per Microsoft, la previsione infatti è che gli investimenti pubblici e privati nei servizi di cloud computing tra il 2011 e il 2015 creeranno circa 14 milioni di posti di lavoro nel mondo che, per l’Italia, si tradurrà in 80 mila nuovi posti di lavoro entro i prossimi tre anni per una crescita dell’occupazione nel settore It pari al 125%.L’analisi, condotta in più di 40 Paesi in tutto il mondo e dal titolo L’impatto del cloud computing sull’occupazione, ha inoltre rilevato che l’innovazione IT derivante dal cloud computing è in grado di generare nuovi profitti aziendali per un valore di 1,1 miliardi di dollari l’anno. Tutto questo accadrà perché l’utilizzo del cloud, come sottolineato dall’amministratore delegato di Microsoft Italia, Pietro Scott Jovane, è in grado di accelerare i processi di crescita e di sviluppo aziendale, indipendentemente dalle dimensioni dell’impresa, dal settore di attività e dalla collocazione geografica. La Nuvola renderebbe così disponibili soluzioni tecnologiche evolute a costi contenuti e con modelli a consumo. «Una comune ed errata percezione – spiega Pietro Scott Jovane – attribuisce al cloud computing la responsabilità di contribuire alla contrazione dei posti di lavoro, mentre in realtà favorisce la nascita di nuove figure professionali; si tratta di una tecnologia capace di dare impulso all’innovazione e di generare nuove competenze in tutto il mondo».Secondo lo studio i posti di lavoro correlati al cloud saranno quasi equamente suddivisi tra aziende con meno e con più di 500 dipendenti anche se Idc prevede un adattamento più rapido per le piccole e medie imprese. I benefici apportati dal cloud computing riguarderebbero tutti i settori, ma quelli maggiori, almeno in termini occupazionali, concernerebbero il settore dei media e della comunicazione (2,4 milioni di nuovi posti di lavoro), il settore bancario (1,4 milioni) e il settore del Manufacturing (1,3 milioni).A livello globale, la diffusione del cloud computing creerà il maggior numero di posti di lavoro in Cina e in India (6,8 milioni di posti di lavoro). Nei mercati emergenti la diffusione del nuovo sistema sarà capillare e, soprattutto rapida, perché nella maggior parte dei casi le aziende asiatiche non sono vincolate da forti investimenti già effettuati per i sistemi IT; quindi adotterebbero direttamente la gamma di soluzioni offerte dalla Nuvola. INFOGRAFICA: L’impatto del cloud computing sull’occupazione
Proprio alla luce della crescente richiesta di servizi cloud da parte delle aziende pubbliche e private europee già lo scorso febbraio Microsoft aveva annunciato un ulteriore investimento di 130 milioni di dollari nel proprio data center di Dublino. Un investimento che segue quello da 500 milioni effettuato inizialmente per il centro irlandese, attivo da luglio 2009 per offrire servizi ai clienti dell’area Emea (Europa, Medio Oriente e Africa). La struttura, in seguito all’ampliamento, misurerà oltre 38 mila m², per un totale di 29,4 megawatt di elaborazione durante i periodi di massima attività. |