Mai così alta. La disoccupazione in Italia ha toccato a dicembre 2011, la quota record dell’8,9%. È il dato più alto da quando l’Istat ha iniziato a diffondere le proprie serie storiche mensili, ovvero dal 2004. A dicembre il numero dei disoccupati si è attestato alle 2.243 mila unità, in aumento di 20 mila unità (+0,9%) rispetto a novembre. Stabile il dato sulla disoccupazione femminile, l’incremento è dovuto soprattutto alla componente maschile. Il dato di dicembre ha portato ad crescita della disoccupazione, su base annua, del 10,9%, ovvero di 221 mila unità. Se il tasso generale di disoccupazione si attesta all’8,9%, in aumento di 0,1 punti percentuali in termini congiunturali e di 0,8 punti rispetto all’anno precedente; il tasso di disoccupazione giovanile registrato a dicembre 2011 è pari al 31,0%, in diminuzione di 0,2 punti percentuali rispetto a novembre.
Se l’Italia piange, l’Europa di certo non ride. Secondo i dati dell’Ufficio statistico dell’Unione europea la disoccupazione a dicembre ha raggiunto il massimo dall’introduzione della moneta unica. Nei 17 paesi dell’euro si è infatti attestata al 10,4%. Allargando ai 27 paesi dell’Unione Europea al 9,9%. Isola felice: la Germania. Secondo le statistiche nazionali diffuse dall’agenzia per l’impiego, in Germania il rapporto tra persone in cerca di lavoro e forza lavoro è sceso a gennaio al 6,7%. Nel primo mese dell’anno il numero di disoccupati è calato di 34 mila unità, dopo la contrazione di 25mila unità registrata a dicembre.
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