Largo ai giovani: in Trentino almeno un under 35 nei Cda delle partecipate

Largo ai giovani: in Trentino almeno un under 35 nei Cda delle partecipate© Getty Images

Largo ai giovani. Il Trentino prova a porsi come esempio da seguire per tutto il territorio nazionale. La proposta di legge sulle quote giovani evidenzia un impegno senza precedenti per assicurare una rappresentanza giovanile nei Consigli di amministrazione e nei Collegi sindacali delle società controllate dalla Provincia. Raggiungere questo obiettivo ha richiesto un percorso lungo e condiviso, che ha finalmente trovato pieno accordo all’interno del Consiglio Provinciale, risultando in una decisione unanimemente approvata.

Il Trentino e la strategia quote giovani

Questa decisione, frutto di un lavoro durato due anni, tanto impegnativo quanto fruttuoso, mira non solo a rafforzare la presenza giovanile nei board aziendali, ma anche a creare un modello replicabile in altre regioni del Paese. L’idea alla base della legge si concentra sull’insegnamento e sull’implementazione pratica dei meccanismi aziendali ai giovani under 35, promettendo di avvantaggiare sia l’individualità dei giovani che l’efficienza e l’innovazione nell’ambiente d’impresa.

Un ambizioso piano nazionale ed europeo

L’iniziativa, almeno nei piani, non vuole fermarsi a livello provinciale. Eleonora Angelini, presidente del Consiglio provinciale dei giovani e figura chiave di questa iniziativa, ha già delineato i piani futuri per presentare la legge a livello nazionale ed europeo. Questa iniziativa verrà quindi portata alla ribalta a Roma, dimostrando una visione ambiziosa che vuole estendere l’innovazione a tutte le società partecipate italiane. Anche il confronto con altre realtà europee, come Portogallo e Spagna, aiuta a delineare un panorama più ampio in cui la questione delle quote giovani diventa centrale per sostenere un futuro sostenibile e inclusivo.

Effetti a lungo termine e innovazione

La nuova legge non è solamente un mezzo per garantire un immediato inserimento di giovani meritevoli in posizioni dirigenziali, ma anche un veicolo per l’innovazione e la formazione di una nuova classe dirigente. Attraverso un’integrazione tra giovani talenti e esperienze consolidate, si prevede che nascano idee e progetti capaci di rinnovare il tessuto imprenditoriale del territorio.

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