A rivelare dei dati incoraggianti sul mondo del lavoro in Italia è l’Istat: a febbraio 2025 sale il numero degli occupati e scende quello dei disoccupati. Nello specifico, l’incremento dell’occupazione è pari a 47 mila unità. Mentre, su base mensile, il tasso di occupazione sale al 63% e quello di inattività al 32,6%. Il tasso di disoccupazione, invece, è calato al 5,9%.
Il mese di febbraio di quest’anno ha visto un aumento degli occupati che si avvicina a quota 50 mila su gennaio e che arriva a 567 mila unità su febbraio 2024. Il numero di occupati complessivo è salito a 24.332.000.
Su base mensile, l’aumento dell’occupazione tocca le donne, i dipendenti a termine, gli autonomi e tutte le fasce d’età, Fanno eccezione il lavoratori fra i 25 e i 34 anni e gli uomini: pet loro il tasso di occupazione è in calo.
Su base annuale, il numero di occupati supera quello di febbraio 2024 del 2,4%, pari a 567 mila unità. L’incremento interessa gli uomini, le donne, la fascia di età compresa fra i 15 anni e i 24 anni e chi ha almeno 50 anni. Si assiste a un decremento per chi appartiene ai lavoratori fra i 25 e i 49 anni.
Tasso disoccupazione al minimo dal 2007
Il lavoro in Italia sta vivendo un periodo di fermento, con un aumento significativo del numero degli occupati. Il tasso di disoccupazione a febbraio 2025 è sceso al 5,9% (dal 6,2% di gennaio) ed è ai minimi da aprile 2007, che era al 5,8%. Questo si traduce in un incremento del numero degli occupati. A dirlo sono i dati Istat, che rivelano anche come sia ai minimi storici la disoccupazione giovanile.
La disoccupazione fra i giovani tra i 15 e i 24 anni è scesa al 16,9%, di 1,4 punti percentuali. Ed è il dato più basso registrato dall’inizio delle serie storiche dell’Istat nel 2004. Il calo delle persone in cerca di lavoro, pari a -4,9% e -79 mila unità riguarda gli uomini, le donne e tutte le classi d’età. I disoccupati in generale decrescono di 79 mila unità su gennaio e di 342 mila unità su febbraio 2024, scendendo a quota 1.517.000.
L’incremento degli inattivi – pari al +0,3% e 33 mila unità – interessa gli uomini e la fascia d’età compresa fra i 25 e i 34 anni, a fronte di una diminuzione fra le donne e nelle altre classi d’età. Per il lavoratori fra i 15 e i 24 anni, invece, si registra una sostanziale stabilità. Il tasso di inattività sale al 32,9%.
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