Buone notizie per il 2025 nel mondo del lavoro: a gennaio, infatti, rispetto a dicembre 2024, l’aumento degli occupati è legato alla diminuzione dei disoccupati e degli inattivi. Il tasso di occupazione sale al 62,8%, precisamente di 0,4 punti percentuali, registrando il livello più alto dall’inizio del 2004 (anno che rappresenta l’inizio delle serie storiche). Il tasso di disoccupazione, invece, scende al 6,3%, e cioè di 0,1 punti percentuali, mentre quello giovanile diminuisce al 18,7% (registrando un -0,3%). A renderlo noto è l’Istat, l’Istituto nazionale di statistica, attraverso gli ultimi dati raccolti.
Nella fattispecie, il numero degli occupati sale di 145 mila unità. Nel dettaglio, si tratta sia di uomini che di donne, di dipendenti e di autonomi, di tutte le età. A volere essere precisi, una diminuzione si registra soltanto nella fascia compresa fra i 35 e i 49 anni. Il dato è superiore, rispetto a quello di gennaio 2024, dell’1%. Un anno fa, i lavoratori aumentavano di 513 unità.
Istat, tutti i numeri e le categorie coinvolte
Secondo i dati Istat, scende anche il numero di persone che cercano lavoro (-0,6%, -9 mila unità). Il dato riguarda gli uomini di tutte le età, il numero di disoccupati aumenta solo per coloro che si trovano nella fascia 25-34 anni. Tra le donne il valore è stabile. Rispetto a gennaio 2024, cala sia il numero di persone in cerca di lavoro (-10,7% e -194 mila unità) sia quello degli inattivi tra i 15 e i 64 anni (pari al -1,3% e -158 mila).
A gennaio 2025, nel mondo del lavoro, il numero di occupati è aumentato, attestandosi a 24.222.000. La crescita, rispetto a dicembre dello scorso anno, riguarda i dipendenti permanenti e quelli a termine che salgono – rispettivamente – a 16.447.000 e a 2.663.000. Anche gli autonomi sono in aumento, attestandosi a 5.111.000 unità.
L’occupazione aumenta anche rispetto a un anno fa, ma in questo caso dipende dalla crescita dei dipendenti permanenti (pari a 702 mila unità), dei lavoratori autonomi (pari a 41 mila) e della diminuzione dei dipendenti a termine, che scendono di 230 mila unità. (-230mila).
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