Aumenti sia per gli operai che per i dirigenti; notizie positive per i giovani laureati, ma soprattutto per le donne, che limano il divario rispetto agli uomini. Sono i risultati principali del XIX Rapporto sulle retribuzioni in Italia, realizzato da OD&M Consultin sulla base dei valori medi registrati per i dipendenti del settore privato.Il rapporto della società specializzata di Gi Group indica nel 2014 come l’anno con l’aumento più alto degli stipendi dal 2010; in particolare si è registrato un +5,8% per gli operai – la cui retribuzione media è stata di 24.860 euro lordi –, un +4,8% per gli impiegati ( 29.931 euro), +4,4 per i dirigenti (115.791 euro) e +2,3% per i quadri (55.402 euro).
Sia nell’ultimo anno che negli ultimi cinque l’aumento degli stipendi è stato determinato principalmente dalla crescita della componente fissa per tutte le categorie. Le retribuzioni di tutte le categorie, si evidenzia nell’indagine, sono cresciute maggiormente rispetto all’inflazione. Confrontando il trend misurato nel quinquennio 2010-2014, gli stipendi di dirigenti, impiegati e operai sono cresciuti maggiormente per la prima volta anche rispetto all’inflazione dei beni ad alta frequenza di acquisto, mentre la crescita delle retribuzioni dei quadri resta ancora al di sotto di entrambi gli indici dell’inflazione. La tendenza rilevata è quella di un potenziale aumento del potere d’acquisto per quasi tutte le famiglie professionali del mercato, non del tutto apprezzabile, però, a causa della bassa inflazione.
TRA NORD E SUD. Fermo restando che il Nord Ovest presenta i valori retributivi medi più alti in tutte le famiglie professionali, i migliori incrementi rispetto al 2013 spettano al Nord Est (+5,2%) e al Centro (+5,1%) per i dirigenti, al Centro per i quadri (+3,8%) e per gli operai (+8,6%), al Sud e Isole per gli impiegati (+6,9%).
DONNE E LAUREATI. Rispetto al genere, nel 2014 le retribuzioni delle donne sono cresciute di più rispetto a quelle degli uomini per quasi tutte le categorie professionali – dirigenti donne (+6%), quadri (+2,8%), impiegate (+7,2%) rispetto ai colleghi maschi; si tratta di dati che hanno permesso di attenuare leggermente l’aumento delle differenze retributive degli ultimi anni, a eccezione degli operai il cui differenziale tra uomini e donne raggiunge il livello più alto degli ultimi 5 anni (17,1%).Si conferma che, a parità di età, i giovani laureati hanno compensi maggiori rispetto ai non laureati anche rispetto a quelli con una maggiore anzianità lavorativa: 26.887 euro di retribuzione totale annua lorda nel 2014 per un laureato con 1-2 anni di esperienza contro i 24.609 euro di Rta media per i non laureati con 3-5 anni di esperienza.
Categoria | 2014 | TREND14-13 | TREND14-10 |
DIRIGENTI | € 115.791 | 4,4% | 11,4% |
QUADRI | € 55.402 | 2,3% | 3,7% |
IMPIEGATI | € 29.931 | 4,8% | 10,5% |
OPERAI | € 24.860 | 5,8% | 15,5% |