Maschio, over 50, spesso promosso dall’interno e con solide radici nazionali. È l’identikit del Chief Executive Officer delineato dal Ceo Barometer della società di consulenza Beyond Associés, che ha passato al setaccio i vertici delle 600 maggiori aziende europee quotate (indice Stoxx Europe 600).
In base dall’indagine, il 67% dei Ceo viene nominato internamente. In Germania e Irlanda si supera il 70%. E se la promozione arriva da fuori, meglio che l’interessato abbia già avuto un incarico analogo: il 47% degli esterni ha alle spalle almeno un’altra esperienza da Ceo. La via maestra per il vertice di un’azienda resta la gestione di una business unit o area geografica. Le eccezioni – come Ceo provenienti da R&S o persino dall’IT – restano rare. E il passaggio da direttore finanziario a Ceo è quasi una prassi solo nel Regno Unito.
Ceo in Europa: il soffitto di cristallo è ancora molto solido
Le donne Ceo sono solo il 7,6%. Francia e Regno Unito guidano (si fa per dire) con rispettivamente 7 e 14 donne al vertice. Ma ci sono Paesi – Austria, Irlanda, Polonia – dove non se ne trova neanche una. Il settore industriale tocca solo il 3,9% di donne Ceo, mentre l’energia sorprende con il 13,2%.

Fonte: The Ceo Barometer 2025
Ceo “straniero” in meno di un’azienda su tre
Il 28% dei Ceo guida un’azienda in un Paese diverso da quello d’origine. Svizzera e Regno Unito fanno scuola, con rispettivamente il 56% e il 41% di Ceo stranieri. Al contrario, Francia, Italia e Spagna restano legate alla bandiera. La Francia, pur essendo poco aperta in entrata, è il primo “esportatore” di Ceo in Europa. E i 45 Ceo extra-europei (molti americani) mostrano che, Brexit o no, il business parla ancora inglese.
Solo il 6% dei Ceo presiede anche il consiglio di amministrazione. Il modello anglosassone della separazione dei poteri è ormai dominante, tranne che in Francia e nella Penisola Iberica. L’influenza del board cresce, anche attraverso mandati esterni: il 32% dei Ceo siede in un altro Cda, percentuale che sale al 55,6% tra le donne.
L’età media dei Ceo europei è 56 anni. Ma l’instabilità avanza: l’incarico dura in media sei anni, e nel 2024 si sono registrate 87 nuove nomine, il massimo degli ultimi cinque anni. Il ricambio potrebbe essere in atto, con giovani top manager sotto i 45 anni in ascesa, specie nei Paesi nordici e nei settori più digitali. Vedremo nei prossimi anni se il Ceo europeo avrà cambiato pelle.
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