Licenziamento: il decalogo per superare il trauma

Depressone, ansia, aumento di peso: perdere il lavoro può avere importanti conseguenze psicofisiche. Vi sveliamo come evitarle

Il lavoro offre stabilità e sicurezza, permette di avere un ruolo nella società e di sentirsi appagati ed è tra gli obiettivi principali di ogni essere umano. Ma cosa accade in caso di un licenziamento non previsto? Le conseguenze più frequenti riguardano la salute psicofisica, come evidenziato da numerosi studi internazionali. Secondo una ricerca condotta dal National Bureau of Economic Research e pubblicata sul New York Times, infatti, il 57% dei lavoratori che hanno perso il lavoro nella fascia 25-54 ha ammesso di essere stato colpito da sintomi depressivi, ansia e da un forte aumento di peso. Dalla ricerca è emerso inoltre che sedentarietà e perdita di motivazione sono stati il fil rouge che più ha accomunato coloro che hanno perso il posto dopo numerosi sacrifici. E ancora, secondo uno studio condotto dall’University of East Anglia in Inghilterra e pubblicato su Psychology Today, il 45% dei giovani lavoratori inglesi ha ammesso di aver avuto reazioni maggiormente negative da un licenziamento che da una rottura di una relazione amorosa. Ma come bisogna comportarsi per non lasciarsi sopraffare da quello che viene considerato un vero e proprio trauma psicologico? Lo svela il decalogo della master coach Marina Osnaghi.

Come affrontare il licenziamento
  1. Ammettere la realtà dei fatti: negare l’evidenza del licenziamento peggiora soltanto la situazione.

  2. Esternare le proprie emozioni: sfogare la rabbia repressa è legittimo, ma bisogna prestare attenzione a non lasciarsi trascinare via.

  3. Gestire la sensazione di perdita di valore: il valore è una caratteristica personale di ciascun essere umano, non un’etichetta esterna data dal ruolo.

  4. Non dimenticarsi delle proprie capacità: la virtù di una persona non si riconosce dai possedimenti materiali, ma dalle caratteristiche personali.

  5. Ricordarsi che l’uomo è il miglior amico di se stesso: conoscersi e aiutarsi risulta fondamentale per non entrare in una spirale depressiva.

  6. Stilare un elenco delle proprie competenze: mettere per iscritto il bagaglio tecnico acquisito durante il percorso professionale rappresenta una marcia in più per motivarsi.

  7. Imparare ad essere resilienti: reagire positivamente alle avversità della vita con determinazione e propositività permette di rialzarsi più in fretta.

  8. Trasformare il problema in un’opportunità di crescita: la vita è piena di ostacoli, ma imparare a superarli rappresenta la vera strategia di successo nella sfera privata come nel lavoro.

  9. Permettersi di sbagliare: gli errori sono all’ordine del giorno, ma bisogna saper capitalizzarne l’apprendimento e guardare al futuro.

  10. Farsi aiutare da un esperto: seguire i consigli di una persona altamente qualificata permette di migliorare la propria condizione psicologica.

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