Il mondo del lavoro cambia e si plasma in base alle più moderne tecnologie. Era dunque questione di tempo prima che LinkedIn, piattaforma dedicata ai contatti professionali, si adattasse e adottasse in modo più impattante l’intelligenza artificiale: con il lancio di Hiring Assistant ha dunque fatto un passo importante, ma di certo non inatteso.
Come si spiega nella presentazione ufficiale, Hiring Assistant è uno strumento AI progettato per rivoluzionare il processo di assunzione, alleggerendo i compiti dei recruiter e facilitando ogni fase del percorso. Stando a quanto dichiarato, il suo sviluppo ha preso le mosse dalla crescente necessità di migliorare l’efficienza nei processi di selezione, un compito che spesso risulta dispendioso e soggetto a errori, vista la massa enorme di dati e profili che le aziende hanno ormai a disposizione.
Il compito dell’intelligenza artificiale, in questo caso, è quello di snellire il carico di lavoro dei professionisti delle Risorse umane, permettendo loro di concentrarsi sugli aspetti più strategici e relazionali del loro lavoro. Per farlo Hiring Assistant utilizza algoritmi avanzati, studiati per automatizzare varie fasi di selezione, a partire dagli annunci.
Sì, perché basandosi sugli appunti forniti dai recruiter, lo strumento è in grado di generare descrizioni accattivanti e dettagli precisi e specifici, oltre che completi, in grado di attrarre i candidati giusti. Sempre stando a quanto dichiarato da LinkedIn, inoltre, l’AI può anche suggerire i profili più idonei basandosi su competenze specifiche, mettendo da parte i criteri tradizionali come il livello di istruzione o l’esperienza lavorativa.
Questo approccio non solo migliora la qualità dei candidati selezionati, ma aumenta anche la probabilità di trovare talenti che meglio si allineano alle esigenze aziendali. Per di più, Hiring Assistant facilita la pianificazione dei colloqui e gestisce le note delle riunioni (oltre che i follow-up), consentendo ai professionisti delle risorse umane di concentrarsi sulla creazione di esperienze calibrate e sfidanti per ogni candidato.
Attenzione, però: lo strumento non è ancora disponibile per tutti. È infatti attualmente in fase di test con un gruppo selezionato di aziende (tra cui compaiono nomi del calibro di AMD, Canva, Siemens e Zurich Insurance) e il suo uso verrà esteso in futuro (non c’è ancora una data certa) al segmento B2B, specificamente al settore delle risorse umane, dove LinkedIn ha già ottenuto un notevole successo, registrando oltre 7 miliardi di dollari di fatturato nel business delle soluzioni per talenti.
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