Qualcosa si muove. Stando infatti ai dati Eurostat, nell’ultimo trimestre 2014 l’occupazione è salita del +0,1% nell’Eurozona e del +0,2% nell’Ue rispetto al trimestre precedente 2014. L’aumento diventa più sensibile se si confronta il dato con il corrispettivo periodo 2013: in questo caso, la crescita è del +0,9% nell’Eurozona e del +1% nell’Ue. Nel complesso, a fine 2014, 226,7 milioni di uomini e donne risultano con un lavoro in Ue e, di questi, 148,6 milioni lo svolgono all’interno dell’Eurozona.
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Quanto basta insomma, per parlare di inversione di tendenza, soprattutto se si considera che già nel corso del 2014 si sono registrati progressivi incrementi. Discorso a parte, invece, per l’Italia: nel nostro paese l’occupazione è scesa, nell’ultimo trimestre 2014, del -0,2% rispetto al precedente trimestre 2014, e del -0,4% rispetto allo corrispettivo periodo 2013. Al contrario Spagna e Lettonia registrano il più alto incremento rispetto al precedente trimestre 2014, segnando entrambi +0,7% in materia occupazionale. Seguono Irlanda e Slovacchia, a quota +0,6%. Quanto invece all’inflazione, per febbraio Eurostat registra uno -0,3% nell’Eurozona, in aumento rispetto al -0,6% di gennaio, e un -0,2% in Ue (contro il precedente -0,5%).
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