Paternità obbligatoria, Nestlé gioca d’anticipo

Il gruppo si allinea alle indicazioni europee, due settimane per i neo papà. Una norma che potrebbe presto essere estesa a tutte le aziende con una legge

Forse il più bel regalo per la festa del papà (19 marzo). Seguendo le indicazioni dell’Unione europea, che chiede di assegnare due settimane obbligatorie di congedo paternità, Nestlé ha deciso di giocare d’anticipo rispetto alla legge italiana promuovendo il permesso per i propri dipendenti e impegnandosi a integrare fino al 100% dello stipendio il trattamento previsto dalla legge per il congedo parentale ai neo papà che ne faranno richiesta. Si tratta in realtà di un ulteriore estensione ai 4 giorni di permesso retribuito già concessi da Nestlè. L’Europarlamento ha approvato già nel 2010 l’innalzamento a 20 settimane di maternità pagata al 100% per tutte le mamme d’Europa e 14 giorni di paternità obbligatoria con stipendio pieno per i papà, ma in Italia la normativa non è stata ancora recepita. In Parlamento si sta discutendo una nuova proposta di legge che prevede l’obbligo di congedo per i papà lavoratori per almeno 3 giorni di seguito nei primi 5 mesi di vita del figlio. Secondo Alessia Mosca, deputato Pd e prima firmataria della proposta di legge per l’istituzione dei congedi di paternità obbligatori, il provvedimento procede speditamente anche in Italia: “Dopo aver elaborato un testo unico in commissione Lavoro e aver votato gli emendamenti, la proposta può ora passare all’esame delle altre commissioni e seguire l’iter canonico che, ci auguriamo, possa essere il più breve possibile”.

Resta sempre aggiornato con il nuovo canale Whatsapp di Business People
© Riproduzione riservata