Le aspettative dei lavoratori italiani riguardo all’aumento delle retribuzioni per il prossimo anno sono salite in maniera decisa, come rivela il rapporto People at Work 2023: A Global Workforce View di Adp Research Institute. Secondo l’indagine, circa la metà dei lavoratori italiani (44,3%) prevede di ottenere un aumento di stipendio nei prossimi 12 mesi, con un incremento medio pari al 6%.
Questo nonostante lo scorso anno in Italia il 44% dei dipendenti abbia ottenuto un incremento medio dello stipendio pari al 5,5%. Gli uomini affermano che la loro retribuzione è aumentata del 5,8% lo scorso anno, rispetto al 5,2% delle donne. Hanno ottenuto un aumento il 50% degli uomini e il 36% delle donne. Le aspettative per l’anno in corso traggono giustificazione dai dati Istat, secondo cui nel 2022 i prezzi al consumo sono cresciuti dell’8,1%, implicando quindi una riduzione dei salari reali.
A ciò si aggiunge il fatto che, secondo il 44% dei lavoratori italiani, le aziende non hanno adottato nessuna iniziativa a sostegno dei dipendenti, per consentirgli di affrontare il complesso periodo economico.
Non solo aumenti di stipendio
Oltre a un aumento di stipendio, il 28% dei lavoratori italiani prevede di ottenere un bonus e il 19% una promozione. In termini di aspettative, non ci sono forti differenze tra uomini e donne, mentre maggiore divario si ha se guardiamo alle priorità, dove lo stipendio occupa la prima posizione: come riporta lo studio, il 53% dei lavoratori italiani afferma che la retribuzione è il fattore più importante in ambito lavorativo, di questi il 48% è uomo e ben il 58% è donna.
Un dato che potrebbe essere correlato sia al tasso di insoddisfazione (54%) concernente il salario ricevuto, dove troviamo un maggiore scontento tra le donne (56%) rispetto agli uomini (52%), sia al percepito sull’adeguatezza del proprio stipendio rispetto al lavoro svolto: il 45,6% degli italiani pensa di essere pagato meno di quanto meriterebbe, di questi il 43% è uomo e il 48% è donna.
La percezione a livello globale
Nel mondo, più di otto lavoratori su dieci (83%) prevedono di ottenere un aumento di stipendio nei prossimi 12 mesi, sia dal loro attuale datore di lavoro sia cambiando lavoro. In media, si aspettano un aumento dell’8,3%. Tuttavia, poco più di un terzo dei lavoratori (34%) si aspetta un aumento di stipendio del 10% o più e uno su 10 (10%) si aspetta più del 15%.
Tra i vari settori, i lavoratori dei settori servizi professionali e IT/telecomunicazioni si aspettano gli aumenti di stipendio più elevati per il prossimo anno (in media dell’8,7%), mentre il personale del settore ricreativo e dell’ospitalità prevede quelli più bassi (in media del 7,6%).
I risultati si inseriscono nel contesto dell’attuale crisi del costo della vita, in cui i lavoratori di molti Paesi dimostrano la volontà di intraprendere azioni sindacali per spingere i datori di lavoro a essere più generosi in materia di retribuzione e condizioni. Più di quattro lavoratori su 10 (44%) ritengono, infatti, di essere sottopagati per il loro lavoro.
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