Uscire da un percorso formativo e non trovare sbocchi occupazionali, concludere un rapporto di lavoro e non riuscire a rimettersi in gioco. Una condizione che – come sa bene chiunque ci sia passato – può diventare molto pesante non solo a livello economico, ma anche a livello psicologico. Dopo settimane passate a consultare annunci e inviare curriculum a pioggia senza risultato, il rischio è quello di farsi prendere dallo sconforto e sentirsi bloccati in un vicolo cieco.
Un aiuto può arrivare dal personal branding. Si sente sempre più parlare di questa disciplina, che presenta il professionista come un vero e proprio brand, identificando un posizionamento distintivo e mettendo in campo una strategia di marketing e di comunicazione. L’obiettivo? Fare in modo che non sia più “uno dei tanti”, ma il punto di riferimento del suo settore. “Si tende a pensare che questa sia una materia da imprenditori o celebrities, ma in realtà può essere messo al servizio anche di chi vuole trovare lavoro o fare carriera. In questi casi però bisogna adottare un approccio ad hoc, fatto di strumenti e metodi specifici”, commenta Gianluca Lo Stimolo fondatore e Ceo di Stand Out, società europea specializzata in servizi integrati di personal branding. Lo Stimolo ha redatto anche un sette regole per chi vuole adottare i principi del personal branding per trovare o cambiare occupazione:
Trova il tuo posizionamento distintivo: fin dal primo sguardo alla tua candidatura, dev’essere chiaro il valore aggiunto che tu puoi apportare a quella specifica azienda.
Metti nero su bianco la tua promessa al mercato: in cosa sei davvero bravo? Qual è la dote che gli altri ti riconoscono? In che settore opera la tua azienda ideale? Quali risultati garantisci a chi si affida a te?
Scrivi un curriculum sintetico ma efficace, che metta in luce non solo i ruoli che hai ricoperto in passato ma anche le competenze che hai acquisito. Una volta predisposta la versione-base, provvedi a personalizzarla per ogni singola candidatura.
Oltre al cv, prepara una breve presentazione che sintetizzi in un minuto il tuo profilo e le tue skill più importanti.
Non trascurare l’abbigliamento: scegli uno stile personale che sia in linea con la professione a cui ambisci e assicurati che ci sia una coerenza tra le foto del tuo cv e dei tuoi profili social. Meglio ancora se riesci a trovare un tratto distintivo (un colore, un accessorio…) che ti renda riconoscibile.
Gestisci con cura e attenzione i social media, ricordando che ciascuno di essi ha un ruolo preciso. Se LinkedIn è il social professionale per eccellenza, su Facebook o Instagram ti puoi esprimere con più libertà, prestando sempre attenzione però a evitare eccessi; qualsiasi tua esternazione può essere pur sempre intercettata da un potenziale datore di lavoro.
Dedica una certa quota del tuo tempo alla partecipazione a eventi e community del tuo settore, sia di persona sia online. Non ti limitare a fare uno spot di te stesso, ma sforzati sempre di ascoltare le esperienze degli altri e offrire contributi di valore. Così facendo, riuscirai a costruire relazioni professionali solide e fruttuose.