Più formazione contro la crisi. Ma solo il 6,6% delle aziende se ne cura

A lanciare l’allarme è l’associazione Aidp, sulla base dell’ultima indagine dell’ente ministeriale Isfol

Formazione e innovazione sono, virtuosamente, collegate. Lo dimostrano i dati 2012 rilasciati dell’ente ministeriale Isfol: stando all’indagine, il 38,3% delle aziende che hanno formato i propri dipendenti sono riuscite a innovare il proprio prodotto, contro una media del 19,7% delle imprese non formatrici. Il divario è ancora più lampante se si considerano le singole voce: tra le imprese formatrici, l’innovazione apportata è stata di processo nel 25,3% dei casi (contro il 10% di quelle non formatrici), organizzative nel 36% (contro il 14,6%), di marketing nel 22% (contro il 10%). “Non si tratta di un rapporto causa – effetto tra formazione, innovazione e posizionamento sui mercati”, precisa Pierluigi Richini, responsabile della formazione alla managerialità di Isfol, “però tutte le aziende che affrontano intelligentemente la crisi utilizzano anche la formazione , che così diventa una ‘facilitatrice’ per il buon funzionamento dell’impresa”. Tuttavia, nel 2012 appena il 6,6% delle realtà imprenditoriali italiane ha previsto attività di formazione: un dato allarmante che ha spinto l’associazione Aidp a lanciare un manifesto–appello per sensibilizzare imprenditori, sindacati e forze politiche sull’importanza della formazione.

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