Dopo le discussioni preliminari di questi giorni, il vertice di Monti con i leader della maggioranza (Alfano, Bersani e Casini) e le prese di posizione, più o meno pubbliche, dei rappresentanti delle Parti Sociali; il tavolo sulla riforma del mercato del lavoro è ufficialmente iniziato. A Palazzo Chigi il presidente del Consiglio, Mario Monti, in accordo con il Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali Elsa Fornero, ha convocato per oggi 20 marzo alle ore 15.30, le Parti Sociali, ovvero i segretari di Cgil, Cisl, Uil, Ugl (Camusso, Bonanni, Angeletti e Centrella), ma anche Emma Marcegaglia e Marco Venturi. Una riunione che, almeno nelle intenzioni del governo, dovrebbe essere finalmente l’occasione per tirare le somme di un percorso di dialogo avviato lo scorso 23 gennaio 2012 e che dovrebbe «portare ad una conclusione, auspicabilmente con un pieno accordo, entro la fine di marzo». All’incontro prenderanno parte anche il Ministro dello Sviluppo economico Corrado Passera, il Ministro dell’Istruzione e della Ricerca scientifica Francesco Profumo, il Vice Ministro dell’Economia e delle finanze Vittorio Grilli e il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Antonio Catricalà. I nodi principali della trattativa.
L’auspicio di Giorgio Napolitano. «Mi aspetto che anche le parti sociali dimostrino di intendere che è il momento di far prevalere l’interesse generale su qualsiasi interesse e calcolo particolare. Lo richiedono le difficoltà del Paese, lo richiedono i problemi che sono dinanzi al mondo del lavoro e alle giovani generazioni. Penso che sarebbe grave la mancanza di un accordo cui le parti sociali diano solidalmente il loro contributo». Così il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano.
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