Sas inaugura il “Flexible Work”, la cultura del lavoro guidata dai risultati

Fiducia nelle persone, attenzione al welfare, e clima dell’ambiente di lavoro i tre elemanti alla base del nuovo concetto di lavoro ibrido e flessibile inaugurato dalla multinazionale leader negli Analytics

Una nuova modalità di lavoro basata non necessariamente sulla presenza o sulle ore passato davanti a un computer, ma sui risultati. Si sente parlare sempre più spesso di nuovo modo di lavorare, di flessibilità, ma non tutte le aziende passano dalle parole ai fatti. Sas è tra le multinazionali che hanno sposato i concetti di lavoro ibrido e flessibile, mettendo in atto un vero e proprio framework metodologico modellato su sette pilastri.

Il modello di Flexible Work si fonda su tre importanti elementi per la società leader nel settore degli analytics. Il primo è la fiducia verso le persone e tra le persone verso i propri manager (c’è un buon clima di comunicazione, ascolto, confronto). Il secondo è l’attenzione al welfare, almeno il 30% degli investimenti in ambito People viene investito in servizi per le persone dell’azienda e i loro famigliari, con una fortissima attenzione ai loro bisogni. Il terzo elemento culturale importante è legato al clima dell’ambiente di lavoro (non inteso solo nella sua accezione di spazi fisici) che mira a favorire le relazioni. “Un Flexible Workplace, così come lo stiamo modellando (incoraggiando la presenza in ufficio in media per due giorni a settimana), implica una attenzione profonda ad aspetti come l’ingaggio e la relazione delle persone, all’inclusione e all’equità, nonché agli impatti verso il mercato e i clienti che devono sempre rimanere al centro della nostra capacità di proposta e risposta”, commenta Stefano Quaia, Head of HR di Sas Italy, Austria & South Eastern Europe. “Ciò che ci deve ispirare e guidare sono i risultati, lasciamo alle persone la possibilità di scegliere come e dove lavorare: potrebbero venire in sede per la collaborazione e la relazione con i colleghi o per svolgere attività in team particolarmente creative, lavorare in remoto, scegliere una combinazione delle due o decidere di lavorare in smart working per cinque giorni con orario flessibile. Creando così un dinamismo giornaliero che inizia dalle esigenze individuali per integrarsi con quelle del proprio team di appartenenza e con i bisogni del cliente”.

I 7 pilastri del Flexible Workplace di Sas

Rimanendo fedeli ai tre principi cardine della cultura di Sas (fiducia, welfare, clima), l’azienda ha quindi definito una vera e propria strategia per introdurre il nuovo concetto di lavoro ibrido e flessibile. Queste le sette direttrici su cui si fonda il framework metodologico modellato da Sas per costruire e sviluppare una nuova cultura del lavoro:

  • Prima di tutto il cliente: la soddisfazione del cliente non dovrà mai essere influenzata dalla scelta delle modalità di lavoro. L’obiettivo è trovare sempre nuovi modi, anche più flessibili, per servire i clienti al meglio.
  • Equilibrio personale: Sas permette alle persone di lavorare in modalità agile fino a cinque giorni su cinque con un allineamento tra team, tra le persone e i manager, in un perfetto equilibrio tra esigenze aziendali e personali.
  • Lavoro ibrido: il principio del modello di lavoro ibrido si basa sul fatto che la scelta di come svolgere il proprio lavoro deve essere libera e individuale. Il mix tra lavoro da remoto e in presenza non è uguale per tutti; il concetto di flessibilità stessa cambia, per alcuni può essere legata al luogo, per altri all’orario.
  • Lavoro all’estero: la flessibilità è cross-border e quindi i dipendenti possono lavorare anche dall’estero per motivi personali. In questa fase pilota abbiamo stabilito a livello mondo un limite massimo di 30 giorni all’anno.
  • Leadership empatica: in un modello ibrido è fondamentale creare un clima di fiducia alimentato e garantito da un nuovo stile di leadership incentrato su condivisione, relazione, collaborazione e misurazione in base ai risultati (non alla presenza fisica).
  • Ambiente di lavoro innovativo: un modello ibrido “impone” anche un ripensamento dei luoghi di lavoro. Gli spazi vanno pensati per favorire un senso di community e di ingaggio e per stimolare la condivisione e la collaborazione.
  • Salute, sicurezza e benessere: questo principio porta l’azienda a rivedere e migliorare continuamente gli standard di protezione per i dipendenti, con un focus particolare su aspetti quali salute e sicurezza nell’ambiente di lavoro fisico, benessere psicosociale e salute personale.
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