Sisal: investiamo sui talenti

Nonostante il difficile momento storico, la società lancia una campagna di recruiting per assumere 200 campioni digitali e innovare ulteriormente il settore dei giochi. Perché solo attraverso il progresso continuo si può rispondere alla crisi e anticipare le prossime trasformazioni del mercato

La crisi non è un gioco. Lo sa bene Sisal, da oltre 70 anni protagonista nel settore dei giochi, che rilancia la sua sfida con un progetto di recruiting per assumere oltre 200 persone nei prossimi mesi. Un’iniezione di talento decisiva per rafforzare ulteriormente la struttura It e digital che già oggi conta più di 250 risorse interne e altrettante esterne. Alla luce delle nuove incertezze sul futuro, la convinzione del management dell’azienda è che solo valorizzando il digitale come asset strategico di sviluppo del proprio business, Sisal potrà confermare la propria leadership nel mercato. Perché il digitale in Sisal è considerato come la principale leva strategica di sviluppo e valorizzazione dell’azienda in un’ottica omnichannel, che trova successo sia nel mercato nazionale che in quello internazionale (Sisal opera anche in Marocco, Spagna e Turchia, ndr). Il modello Omnichannel, infatti, rende sinergica l’offerta on line con quella off line sfruttando a pieno l’asset della rete retail che conta circa 40 mila punti vendita. I numeri premiano questa visione: il canale online cresce in maniera importante, del 20% anno su anno, e nel 2019 ha superato i 2,8 miliardi di raccolta e oltre 124 milioni di fatturato, Sisal è diventata leader nel mercato online in Italia nonostante la forte competizione degli operatori nativi digitali.

Il programma di assunzione si concentra su due ambiti specifici, uno dedicato interamente al digitale per il mercato del gioco online e l’altro alla crescente necessità di competenze nel settore It e nuove tecnologie, per ottenere il massimo rendimento dai sistemi di AI, big data e marketing automation. La strategia dell’azienda, infatti, vede lo sviluppo del business accompagnato da una forte attenzione affinché il gioco sia puro divertimento e spensieratezza, contrastando ogni forma di dipendenza, nel pieno rispetto delle normative di tutti i Paesi in cui opera. Anche in questo ambito la tecnologia progettata e sviluppata in-house adotta soluzioni distintive che attraverso l’intelligenza artificiale possano prevenire il gioco non responsabile e le frodi.

La risposta digitale

«Abbiamo lanciato un progetto di recruiting molto sfidante proprio per essere in anticipo sulle evoluzioni del mercato. Offriamo ai giovani talenti la possibilità di valorizzare le loro competenze nel campo digital e diamo loro la possibilità di lavorare in una realtà come quella di Sisal: consolidata, in continua evoluzione e in forte espansione sui mercati internazionali. sottolinea Marco Tiso, Managing Director Online di Sisal. «Per noi è fondamentale sostenere e incoraggiare il programma di investimento sulle competenze digitali perché i comportamenti dei consumatori si stanno trasformando sempre più verso una direzione omnichannel dove online e retail si integrano sempre più. Pensiamo alla Sisal del futuro come ad un’unica realtà che abbraccia il nostro consumatore con un braccio destro che è il retail e un braccio sinistro che è l’online. I benefici della digital transformation per i nostri consumatori sono la semplificazione e il divertimento. Utilizzare la tecnologia per la propria esperienza di gioco sarà sempre più facile e divertente, mentre cercare e giocare una scommessa o il SuperEnalotto attraverso l’app diventerà un’abitudine». Semplificazione, dunque, ma soprattutto una componente di divertimento e intrattenimento che solo il digitale riesce ad abilitare. «Mettiamo al centro sempre di più le persone, la loro soddisfazione e il loro divertimento », aggiunge Tiso. «Per questo è importante che la nostra digital transformation si declini in quattro attività: ascoltare il consumatore, conoscerne le preferenze, personalizzare la sua esperienza e, infine, stupirlo con la tecnologia». Da questi obiettivi nascono due ulteriori innovazioni all’orizzonte per il sito dell’azienda Sisal.it. La prima – incentrata sull’intelligenza artificiale – permette di monitorare i comportamenti del consumatore per prevenire fenomeni di dipendenza o di gioco problematico o patologico. La seconda è una soluzione di social gaming che garantisca, accanto all’esperienza di gioco in denaro, anche un’esperienza di puro intrattenimento.

I dati: l’oro del futuro

«Le nuove tecnologie sono un fattore abilitante per l’evoluzione dell’azienda in tutti i settori di business. La personalizzazione dell’esperienza dell’utente può avvenire solo grazie ad un grande lavoro sui dati». spiega il Chief Information Officer dell’azienda, Mario Martinelli. «Generiamo una grandissima quantità di dati che dobbiamo essere in grado di valorizzare attraverso AI e machine learning. Proprio con questa visione l’azienda ha deciso di rafforzare le competenze interne attraverso il progetto ICT Growth Strategy. Abilitare le tecnologie dotate di algoritmi predittivi e reattivi su specifici progetti, come la marketing automation, ci consente di evitare il gioco compulsivo, obiettivo sempre più centrale nella mission dell’azienda».

«Il dato, il vero elemento cardine attorno a cui si crea una customer experience eccellente, è la miniera d’oro da cui estrarre il valore », aggiunge il Cio di Sisal. «Sisal ha pienamente compreso che attraverso l’utilizzo efficace dei dati è possibile da una parte supportare il business sugli obiettivi della top line, dall’altro ottimizzare i processi, la produttività delle funzioni e la relazione con il cliente. Per questo abbiamo concentrato significativi investimenti negli ultimi anni proprio per valorizzare l’enorme bagaglio di informazioni provenienti dai nostri canali fisici e digitali. Questo obiettivo si è rivelato tutt’altro che facile: la mancanza di qualità dei dati, l’incapacità di correlarli, l’obsolescenza rapida, la gestione in silos utilizzati dalle varie organizzazioni, l’impossibilità di utilizzarli in real time sono solo alcuni dei principali limiti su cui si è lavorato, unitamente al rafforzamento delle competenze interne e al superamento dei vincoli delle tecnologie legacy».

Trasformazione in corso

Perciò il destino di Sisal, nata nel 1946 dall’idea di creare il Totocalcio, è quello di evolvere ancora in una data driven company. Sarà un cambiamento strutturale che però non potrà essere disruptive, bensì dovrà essere implementato seguendo un percorso con tappe definite che coinvolgerà l’intera gerarchia. «Sono tre le leve su cui stiamo agendo per questa trasformazione», conclude Martinelli. «La prima è l’evoluzione delle tecnologie, passando da quelle tradizionali di data warehouse e business intelligence, ad una vera “data platform” con le tecnologie più evolute di big data e analytics in cloud. In secondo luogo, la definizione di un “data framework” che parte dalla visione strategica di cosa il dato deve rappresentare per l’azienda e che definisca i processi e le metodologie di gestione, trasformazione e arricchimento dei dati, fino agli algoritmi di analisi ed ai modelli a supporto dei nostri business. Infine, l’intervento sull’organizzazione aziendale interna al fine di identificare le strutture di governance e le competenze necessarie per gestire e valorizzare le informazioni».

Da qui nasce l’esigenza di una campagna di recruiting destinata ai talenti del digitale. La scelta di Sisal è quella di internalizzare le competenze ritenute strategiche, tra cui sicuramente quelle relative all’intelligenza artificiale e il machine learning. Se in una fase iniziale è stato utile usufruire di consulenze esterne e system integrator, ora è necessario investire sul capitale umano da internalizzare per fare realmente la differenza. Lo strumento per perseguire questo obiettivo è la creazione di un presidio dedicato alla ricerca e alla sperimentazione, il più possibile isolato dal contesto del business as usual, per agevolare la focalizzazione su progetti di pura innovazione e Ricerca & Sviluppo. Un vero e proprio Innovation Lab collegato a Università e centri di ricerca che possano fertilizzare l’azienda e il Paese in questo momento così difficile.

Articolo pubblicato su Business People, ottobre 2020

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