Un’azienda IT su due non trova competenze digitali avanzate

Il report ‘IT Global HR Trends’ di Gi Group ha analizzato l’impatto dello sviluppo tecnologico sulla domanda di talenti e la gestione delle risorse umane nelle aziende IT in 13 Paesi

unioncamereFeodora Chiosea/iStockPhoto

Il 54,6% delle aziende IT in Italia fatica a trovare personale con competenze digitali avanzate. A fronte di una media globale del 47,3%, la percentuale tocca quota 60,6% in India. Hanno dati simili al nostro Paese la Spagna (52,9%), la Francia (51,2%) e la Germania (50,6%). Ci sono minori difficoltà di reperimento in Polonia, Turchia e Portogallo, dove il fenomeno accomuna comunque oltre un’azienda su tre (rispettivamente il 37,6%, 33,6% e 38,8%).

È quanto emerge dal report IT Global HR Trends, realizzato da Gi Group Holding in collaborazione con il Politecnico di Milano e la società di data intelligence Intwig Data Management. La ricerca, condotta in 13 Paesi, ha messo in luce i principali trend delle Risorse umane nelle aziende del settore IT in una fase in cui l’innovazione e lo sviluppo tecnologico stanno trasformando i modelli lavorativi e di business.

“Il settore IT è percorso da un’ondata di innovazione spinta da cinque grandi forze che stanno aprendo nuovi scenari e trasformando le strategie di business: intelligenza artificiale, analisi dei big data, cloud computing, sicurezza informatica e tecnologia 5G”, ha dichiarato Elisabetta Paddeu, Division Manager ICT di Gi Group. “Il nostro report ha esaminato l’impatto di questi cambiamenti sui modelli di lavoro così come sulle carriere, i ruoli e le competenze nelle aziende del comparto. Uno dei risultati più significativi concerne le aspettative dei lavoratori e dei potenziali candidati: oggi, tra le priorità dei professionisti IT osserviamo infatti un’esigenza crescente di equilibrio tra vita professionale e personale, così come di far parte di un’azienda attenta al benessere dei dipendenti e di accedere a opportunità di formazione continua, particolarmente importante data la rapida evoluzione delle tecnologie. Comprendere e soddisfare le nuove aspettative dei lavoratori sarà fondamentale per affrontare la sfida del gap di competenze, trattenere i talenti e migliorare la competitività aziendale. In questo scenario le funzioni HR hanno il compito cruciale di leggere il cambiamento e guidare le loro organizzazioni nella nuova era tecnologica”.

Cosa cerca un candidati di un’azienda IT

Nella ricerca di lavoro in questo settore, i fattori che i candidati considerano prioritari sono la retribuzione (49%), un adeguato work-life balance (31,2%) e la possibilità di ricoprire ruoli che non comportino un elevato livello di stress (21,1%). Queste priorità sono confermate anche in Italia, dove il 60% sottolinea il fattore retributivo, il 32% la conciliazione del proprio lavoro con la vita privata e il 24% mette l’accento sul contenimento dello stress. Per un lavoratore su quattro (il 25,3% a livello globale, il 24% in Italia) un importante fattore di attrattività sono anche le opportunità di avanzamento di carriera e crescita professionale che l’azienda può offrire.

Cambiano i modelli organizzativi

Per attrarre e trattenere talenti, le imprese potrebbero considerare in misura crescente anche l’adozione di modelli di lavoro flessibili e ibridi. Più di un lavoratore IT su tre (38%) nel nostro Paese dichiara infatti di apprezzare il lavoro in modalità ibrida, percentuale considerevolmente superiore alla popolazione complessiva dove la quota scende al 18,9%.

Gestire lo stress

L’Information Technology, aggiunge la ricerca, è il settore che registra il più alto livello di soddisfazione tra i lavoratori con un punteggio globale di 8,4/10 che sale a 9,3 in Italia. Non mancano tuttavia i fattori di stress, legati soprattutto alla difficoltà di conciliazione con la vita privata (48% in Italia, 39,2% a livello globale) e ai carichi lavorativi (44% Italia, 46,6% globale), aspetti che sottolineano come il contrasto a questi fattori sia cruciale per favorire tanto l’attraction quanto la retention dei talenti nel lungo periodo.

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