Da una parte le aziende -che, quando sono pronte a tornare ad assumere, cercano flessibilità, spirito imprenditoriale e attitudine all’assunzione di rischi – e dall’altra i giovani lavoratori che il posto di lavoro lo vogliono fisso, ben pagato e sotto casa. I due mondi sono stati messi a fuoco da uno studio di Monster e Anthea Consulting, che mostra la predilezione, soprattutto dei più giovani, per i settori anticiclici come l’alimentare e una scarsa disposizione a cambiare città per lavoro. I top employers infatti sono Barilla e Ferrero, seguiti da Ferrari. Un giovane su due è disposto a lavorare all’estero, un dato molto inferiore a quello degli altri paesi industrializzati.
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