Da una parte il Duomo di Milano con la sua storia centenaria, dall’altra uno skyline di grattacieli avveniristici, simbolo di una città proiettata al futuro. Fortunato caso o meno, è in questo contesto – il Grattacielo della Terrazza Martini, a due passi da Piazza Duomo – che l’Ac Milan ha presentato il ricco programma di iniziative in vista del suo 125° anniversario durante i quali la società ha parlato dei suoi piani di crescita globale, dentro e fuori dal campo da gioco.
“Siamo un’istituzione iconica, con un lungo passato alle spalle, ma siamo riusciti a rimanere giovanissimi”, ha sottolineato il presidente della società Paolo Scaroni nel corso dell’evento tenutosi martedì 16 luglio, durante il quale ha stilato anche un primo bilancio della sua esperienza al Milan, dall’anno difficile con la proprietà di Li Yonghong, durante la quale il manager ha svolto il ruolo di membro del Cda, alla nomina a presidente del luglio 2018, voluta da Elliot. “La mia storia al Milan è iniziata con l’epoca nefasta Yonghong Li, durante la quale ho vissuto veramente un anno di passione”, ha ammesso Scaroni ricordando un periodo in cui i conti “non erano mai in ordine” e la liquidità per l’iscrizione al campionato arrivava solo a ridosso dei termini prestabiliti. Con la proprietà Elliot e, in seguito, di Red Bird, le cose sono cambiate. La società è passata da conti in rosso a bilanci in positivo, dall’essere sempre fuori dalla zona Champions League allo Scudetto del 2022. “Da allora qualche piccolo passo avanti o abbiamo fatto”, ha commentato con sarcasmo il presidente.
L’obiettivo, però, è il futuro. “Siamo un club proiettato alla crescita futura”, ha aggiunto il manager, che ha parlato anche dell’investimento nella seconda squadra Milan Futuro (che da quest’anno militerà nel campionato di Lega Pro) e dell’impegno a far crescere non solo il club, ma tutto l’ecosistema del calcio italiano. “Potrei dare tantissimi dati, ma mi limito a uno solo, il più eclatante: oggi la Premier League cede i suoi diritti Tv internazionali per 2,2 miliardi di euro, la Serie A si ferma a soli 200 milioni, un undicesimo rispetto al campionato inglese”.
Un’innovazione dentro e fuori dal campo
Dopo l’intervento del vice presidente ed ex capitano de club, Franco Baresi, che ha parlato dei valori del club e dell’importanza di non accontentarsi dei numerosi successi ottenuti nel passato, è stata la volta del Chief Commercial Officer dell’Ac Milan, Maikel Oettle, che ha parlato delle ambizioni del club fuori dal terreno di gioco. “Il Milan è sempre stato un innovatore, non solo sul campo (la squadra guidata da Arrigo Sacchi ha cambiato il calcio moderno, ndr) ma anche fuori dal campo. Vogliamo creare uno standard che anche altri seguiranno”, ha affermato Oettle. “Siamo un brand globale, con una visione globale, ma siamo anche un’azienda italiana e punteremo anche sui valori del made in Italy come il food, la moda e il design per creare connessioni con i nostri tifosi di tutto il mondo”.
L’obiettivo, ha sottolineato il Chief Commercial Officer del club, è di creare qualcosa di nuovo per quei tifosi che cercano esperienze diverse. Con questo obiettivo è nata l’offerta Club 1899, ma anche numerose iniziative in ambito merchandising e retail. “Vogliamo creare sempre più prodotti per i nostri tifosi che possano accompagnarli non solo allo stadio, ma nella vita di tutti i giorni”. A proposito di retail, oggi verrà inaugurato un nuovo punto vendita a Milano: un flagship store di oltre 500 metri quadri in via Dante 12 che darà il via alle celebrazioni per il 125esimo anniversario del club.
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