Non solo musica, Bob Dylan è anche un prolifico artista visivo. Un aspetto della sua creatività su cui si concentra – per la prima volta in Europa – la mostra Bob Dylan. Retrospectrum, fino al 30 aprile al Maxxi di Roma.
L’esposizione, a cura di Shai Baitel, raccoglie oltre 100 opere tra disegni, dipinti, sculture per scoprire aspetti inediti di un’icona assoluta della cultura contemporanea mondiale. Lavori che mettono in luce quei motivi che da sempre fanno parte dell’immaginario di musicista di Dylan e che tornano, sotto forma di disegno e di colore, anche nei suoi dipinti.
Come scrive lui stesso nel catalogo della mostra (pubblicato da Skira), le sue opere d’arte visiva raccontano «il paesaggio americano come lo si vede attraversando il Paese, osservandolo per quello che è. Restando fuori dalle grandi arterie e percorrendo solo strade secondarie, in totale libertà». Per l’occasione, verrà anche donata al museo un’opera di Dylan che arricchirà la collezione pubblica nazionale del Maxxi. Un lavoro che nasce intorno alla celebre canzone del 1965 Subterranean Homesick Blues e unisce arti visive, testi e musica.
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