Se è vero che il design nasce come “un oggetto bello e utile”, il concetto stesso di funzionalità sta vivendo in questi anni un’evoluzione significativa, soprattutto per quanto riguarda gli oggetti e gli elettrodomestici di casa. Nello storico Made in Italy, infatti, la funzionalità di un prodotto si riferiva principalmente alla sua capacità di svolgere un compito specifico in modo efficace e pratico: tanti prodotti di design devono il loro successo proprio alla loro accessibilità.
Con l’avanzare della tecnologia e, in parallelo, con esigenze sempre più specifiche dei consumatori, il concetto di funzionalità ha cambiato pelle, inglobando nuovi aspetti come l’ergonomia, l’interazione intuitiva, la sostenibilità e anche l’estetica. Nel caso degli elettrodomestici domestici, ad esempio, la funzionalità non si limita più alla semplice efficienza operativa: la domotica e soprattutto l’intelligenza artificiale hanno permesso la creazione di dispositivi smart, capaci di adattarsi ai comportamenti degli utenti e migliorare così l’esperienza complessiva di un prodotto.
E se la sostenibilità è diventata un punto centrale, con la diffusione di materiali ecocompatibili e processi di produzione che minimizzino l’impatto sull’ambiente, la funzionalità si declina anche sulla possibilità di un prodotto di essere personalizzato. Siamo diventati utenti sempre più sofisticati: la funzionalità del design di oggi, incluso il nostro made in Italy, non può prescindere dal coniugare efficienza, intelligenza, sostenibilità ed estetica. Ne abbiamo parlato:
- Federica Biasi – Federica Biasi Studio
- Flaviano Capriotti – Flaviano Capriotti Architetti
- Draga Obradovic e Aurel J. Basedow – Draga & Aurel
- Francesco Meda e David Lopez Quinconces – Fast
Nuove interpretazioni per un nuovo valore
La funzionalità nel design non è affatto un concetto superato, ma sta evolvendo in risposta a un mondo in cui la funzione primaria degli oggetti d’arredo è già stata ampiamente esplorata. Oggi il tema non è più solo risolvere una necessità pratica, ma aggiungere valore attraverso nuove interpretazioni della funzione: materiali innovativi, modularità, interazioni più fluide con lo spazio e con chi lo vive. Il design non è statico, ma deve adattarsi ai cambiamenti culturali e tecnologici, anticipando i nuovi bisogni e trasformandoli in esperienze tangibili.
Nei miei recenti progetti, la funzionalità si esprime attraverso soluzioni che vanno oltre l’ergonomia tradizionale, esplorando la versatilità d’uso. I divani diventano elementi dinamici che si trasformano a seconda del contesto, passando con naturalezza da un utilizzo domestico a uno più contract (quindi versatile) grazie alla loro modularità. Tavolini integrati o complementi che dialogano con l’ambiente non sono una novità assoluta, ma la vera rivoluzione della funzionalità arriverà con l’integrazione della tecnologia nel design: oggetti che non solo rispondono a un’esigenza fisica, ma si connettono, interagiscono e si adattano a chi li utilizza, ridefinendo il concetto stesso di comfort e di esperienza d’uso.
Federica Biasi, 35 anni, ha iniziato la sua carriera in Italia per poi trasferirsi ad Amsterdam dove ha esplorato il design nordico, imparato a identificare le tendenze emergenti e sviluppato il proprio stile. Nel 2015 è tornata a Milano dove ha fondato il Federica Biasi Studio: il suo stile è riconoscibile per una semplicità formale ma dettagliata, con un approccio estetico pulito. Nel 2018 è stata premiata come uno dei sei giovani talenti italiani alla fiera Maison & Objet di Parigi. Ha vinto l’IF Design Award 2022 e il Kyoto Global Design Awards 2023.
Parola d’ordine flessibilità
L’architettura deve essere disegnata intorno all’uomo e alle sue necessità: per questo la funzionalità è il fulcro di ogni nostro progetto. Nei settori dell’hotellerie e della ristorazione, ma anche in ambito residenziale, uno spazio deve essere non solo esteticamente meritevole ma anche pensato per garantire un’esperienza fluida agli ospiti, e massima efficienza per chi ci lavora e ci abita.
Nei nostri ultimi progetti – le nuove Suite del Park Hyatt Milano o il Ristorante Andrea Aprea dello chef due stelle Michelin – abbiamo lavorato su soluzioni che privilegiano la fruibilità degli ambienti, percorsi intuitivi e materiali durevoli e facili da gestire, perché crediamo che la vera bellezza risieda nell’armonia tra estetica e funzionalità. Anche per il progetto della Franklin University Switzerland – McNeely Center of Ideas & Imagination di Lugano, la progettazione ha risposto a molteplici esigenze: garantire ambienti stimolanti per lo studio e la ricerca, favorire l’interazione tra studenti e docenti, ottimizzare i flussi di movimento e integrare tecnologie all’avanguardia.
La praticità in questo contesto non è solo una questione di efficienza spaziale, ma un elemento chiave per migliorare la qualità dell’esperienza universitaria. Ogni progetto, per noi, nasce da un’analisi approfondita delle esigenze delle persone. Nei ristoranti, ad esempio, studiamo flussi ottimizzati tra sala e cucina per garantire un servizio rapido e discreto, puntando anche su soluzioni integrate e arredi multifunzionali che possano aiutare i dipendenti. Nella progettazione residenziale di oggi, invece, proviamo a trovare un equilibrio tra funzionalità, estetica e innovazione. Non si tratta soltanto di creare spazi efficienti, ma di progettare ambienti capaci di migliorare il benessere di chi li vive, adattandosi ai cambiamenti e alle nuove esigenze dell’abitare contemporaneo. In generale, stiamo osservando una crescente richiesta di flessibilità negli ambienti. Gli hotel e i ristoranti, gli spazi pubblici e residenziali devono adattarsi a scenari in continua evoluzione, integrando soluzioni modulari e tecnologia che migliorano la gestione degli spazi.
Con oltre 25 anni di esperienza nella creazione di progetti di design di lusso, in particolare per i settori dell’ospitalità e residenziale, lo studio Flaviano Capriotti Architetti ha sede a Milano ed è guidato dallo stesso Flaviano Capriotti e da Antonio Guido Cuscianna. Capriotti è stato premiato con il XVIII Compasso d’Oro Premio Progetto Giovane e collabora anche con importanti istituzioni accademiche come l’Università Tsinghua di Pechino, la Domus Academy e il Politecnico di Milano. Ha lavorato anche con Antonio Citterio & Patricia Viel, dirigendo e coordinando progetti in tutto il mondo, inclusa la creazione e lo sviluppo dell’architettura alberghiera per Bvlgari.
Bando al superfluo
La funzionalità nel design sta attraversando una profonda evoluzione. Le tendenze contemporanee ci spingono verso oggetti che coniugano estetica e praticità, eliminando il superfluo per lasciare spazio all’utilità delle cose. Non solo, oggi la funzionalità si misura anche attraverso la capacità dell’oggetto di dialogare con lo spazio, cambiandone l’aspetto e la percezione a seconda di chi lo vive; un approccio che da sempre è al centro della nostra ricerca sui materiali, sulla trasparenza e sulla luce. Progettiamo con l’intento di trasmettere serenità e creare un’armonia tra arte e design, espressione della nostra dualità e apertura all’inaspettato.
Nel percorso creativo, puntiamo a un risultato ma spesso ne scopriamo un altro, lasciandoci guidare oltre i confini prestabiliti. I nostri complementi sono esteticamente complessi, ma soprattutto, sono concepiti per essere fruibili, durevoli e senza tempo. Sperimentiamo con la fluidità della resina, con sfumature cromatiche e forme differenti per creare pezzi sospesi tra arte e design e che, allo stesso tempo, conservano un’anima estremamente funzionale. La trasparenza, in particolare, ci permette di creare rifrazioni inaspettate che interagiscono con la luce e la prospettiva, trasformando continuamente l’ambiente. Questo gioco di percezioni rende lo spazio dinamico e in continua evoluzione, preservando il fascino dell’oggetto nel tempo.
Fondato nel 2007 da Draga Obradovic e Aurel K. Basedow, Draga & Aurel è uno studio multidisciplinare e laboratorio di arte, design collezionabile e articoli per l’arredamento, con studio e atelier a Como. Con un background diversificato nell’arte, nella moda e nell’artigianato, i due designer sono conosciuti per il loro approccio originale e artistico ai materiali e alla composizione.
Innovazione a servizio del comfort
Fast nasce in Valle Sabbia, un territorio che vanta una lunga tradizione metallurgica, e la forza dell’azienda consiste nell’unire l’artigianalità locale con processi produttivi avanzati. Grazie alla profonda conoscenza del materiale e alle tecniche innovative come l’estrusione e la pressofusione, interamente internalizzate, l’azienda è in grado di lavorare l’alluminio in modo altamente preciso e personalizzato. L’artigianato qui non è mai separato dalla tecnologia: ogni prodotto è frutto di una sintesi perfetta tra il sapere tradizionale e l’innovazione, per ottenere soluzioni uniche, estetiche e sostenibili. L’alluminio, materiale leggero, resistente e infinitamente riciclabile, è perfetto per l’outdoor, dove deve affrontare le condizioni atmosferiche più estreme senza compromettere la bellezza e la funzionalità.
In ogni creazione, dalla lavorazione alla finitura, l’obiettivo è quello di minimizzare l’impatto ambientale, garantendo allo stesso tempo una durata eccezionale. Come novità alla Milano Design Week 2025 presentiamo un sistema divano modulare che rivoluziona il concetto di sofà nel mondo dell’arredo outdoor. Grazie a un meccanismo nascosto nella cuscinatura, i moduli offrono una libertà di composizione e movimento senza pari, con braccioli e schienali regolabili in più posizioni per adattarsi a ogni esigenza. La tecnologia avanzata è al servizio del comfort, senza mai mostrare il lato tecnico, ma assicurando una funzionalità senza precedenti. Tra le altre novità, saranno inoltre presentati nuovi tavolini nella collezione Naca e una serie di vasi con pattern ispirati alla lavorazione cannettata.
Francesco Meda e David Lopez Quincoces sono i direttori creativi del brand Fast. Meda, dopo la laurea allo Ied in Industrial Design, ha maturato esperienza a Londra lavorando nello studio di Sebastian Bergne e poi da Ross Lovegrove. Dal suo ritorno a Milano nel 2008 collabora con il padre Alberto Meda, parallelamente ha proseguito i suoi progetti personali con altre aziende e gallerie. Lopez Quincoces, dopo un master in Interior Design al Politecnico di Milano, ha collaborato con Piero Lissoni per diversi progetti e nel 2007 ha aperto un proprio studio.
Articolo pubblicato su +Design, speciale di Business People di aprile 2025
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